Dario Carraturo ci parla del libro suo nuovo libro “Il sole all’alba”

"Il sole all'alba" è il nuovo libro di Dario Carraruto, scritto a quattro mani con il collega ed amico Paolo Terraciano.

Incontriamo Dario Carraturo, autore del libro “Il sole all’alba”, realizzato insieme al collega Paolo Terracciano e legato alla soap opera, “Un Posto al Sole”.

Un ritorno alle origini, “Il sole all’alba”, alle vicende di Raffaele e Renato, ai tempi giovanissimi.

Vi lasciamo alle parole di Dario Carraturo, al libro e al suo racconto della soap opera “Un Posto al Sole”

Ti ringraziamo per aver accolto l’invito di LiveMedia24, Dario, parlaci del secondo libro, “Il sole all’alba”, un qualcosa che scava nelle vicende della soap, di due personaggi più che storici. Cosa puoi dirci a riguardo?

Parliamo di un secondo esperimento, appunto, “Il sole all’alba”, dopo il precedente “Portami con te”. Un primo lavoro realizzato in concomitanza con l’uscita di alcuni personaggi importanti, due giovani, Vittorio e Patrizio. In quel periodo vi fu anche un’uscita temporanea di Michele, Alberto Rossi. Un viaggio compiuto insieme ai protagonisti, in giro per l’Europa. In questo secondo lavoro, invece, abbiamo voluto conoscere qualcosa in più sulle origini di due personaggi molto amati, Raffaele e Renato.

Molti consensi per “Portami con te” ma, attualmente, cosa vi augurate di poter realizzare con “Il sole all’alba”?

Si, “Portami con te” ha venduto parecchio. Il secondo, “Il sole all’alba”, sta riscontrando già una buona attenzione. Prima ancora di essere in vendita era già alto su Amazon.

Dario, da anni sei parte integrante del reparto scrittura della soap più longeva d’Italia, “Un Posto al Sole”. Ti andrebbe di ricordare insieme come ebbe inizio il tutto?

Prima di incrociare questa strada, la soap, lavoravo nella pubblicità. Un Posto al Sole è arrivato nel 2001, inoltrando un semplice curriculum. Ho preso parte ad un periodo di prova, per poi divenire story editor. Un lavoro che ti porta via molto tempo ma, al contempo, ti gratifica, ti porta a lavorare a stretto giro con i propri colleghi, per poi creare rapporti importanti, come con Terracciano stesso.

Quanto di difficile siete riusciti a realizzare per quanto riguarda le trame della soap?

È sempre difficile realizzare un’uscita di scena di un personaggio e così è stato per la ‘dipartita’ di Susanna, interpretata dalla brava Agnese Lorenzini. Capita che, di tanto in tanto, qualcuno debba uscire e risulta difficile concretizzare ciò. Qualcosa, però, di necessario per mantenere vivo il prodotto, la macchina produttiva. Un’altra uscita di scena importante, a memoria, fu la morte della prima moglie di Raffaele Giordano, Rita (Adele Pandolfi). Non ero ancora nella soap, all’epoca, ma so che suscitò grande amarezza, dolore, nel pubblico.

Dario, negli anni avete parlato di qualsiasi cosa…

Si, tranne che della pandemia. Ci ha presi di soprassalto, impedendomi, per motivi che tutti conosciamo, di parlarne, al momento.. Ci siamo riusciti soltanto in parte, con una piccola ‘costola’ in pillole realizzata con il supporto di tutti.

Alessia Giallonardo per LiveMedia24

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