Deserta l’asta del Casino dell’Aurora con l’affresco di Caravaggio

Il 18 gennaio è avvenuta la vendita all’asta del Casino dell’Aurora Boncompagni Ludovisi. Prezzo base: 471 milioni di euro, rialzo minimo 1 milione. Alle ore 15 era prevista l’apertura della vendita telematica sul sito della Fallco Aste. Poco dopo le 15 è comparso l’avviso: «Gara chiusa. Gara non aggiudicata». L’asta per il Casino dell’Aurora era deserta, nessuno si è presentato.

Notizia dell’asta era stata inviata ad una serie di personaggi che avrebbero potuto acquistare edificio con gli affreschi di Caravaggio e di Guercino, nonostante la considerevole cifra. Tra questi Bill Gates, ma a quanto pare nessuno ha manifestato interesse. Il 7 aprile il Casino andrà nuovamente in asta, con prezzo ribassato del 20%.

La dimora è andata all’asta per via del mancato accordo tra gli eredi del principe don Nicolò Boncompagni Ludovisi, morto nel 2018. Il Casino necessita di lavori di manutenzione e restauro che gli eredi non sono in grado di sostenere. Si tratta infatti di interventi importanti che saranno quindi a carico del futuro acquirente. Il nuovo proprietario dovrà investire circa 11 milioni di euro nel restauro, secondo quanto stabilito dalla Soprintendenza Speciale Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Roma.

La Villa e gli affreschi.

Il Casino è quanto resta dalla distruzione di Villa Boncompagni Ludovisi, vicino Villa Borghese. Descritta da poeti come Goethe, Stendhal e D’Annunzio. Acquistata quindi dal cardinale Ludovico Ludovisi nel 1621. Comprendeva anche il cinquecentesco Casino Del Monte (detto in seguito dell’Aurora per la presenza degli affreschi di Guercino: il Carro dell’Aurora  e la Fama, realizzati nel 1621) di proprietà del cardinale Francesco Del Monte, che lo acquistò nel 1595.

Il cardinale fu una figura molto importante. Fu un collezionista d’arte ed uno dei più importanti committenti di Caravaggio nonché protettore di Galileo Galilei.

Grazie alla sua intercessione, il cardinale permise al giovane Caravaggio di entrare nei giusti ambienti ed ottenne commissioni che cambiarono la sua vita. La più celebre è sicuramente la serie di tele realizzate per la cappella del cardinale Matteo Contarelli in San Luigi dei Francesi, in occasione del il Giubileo del 1600.

Tornando a Villa Ludovisi: in questo camerino, il cardinale si dilettava nell’alchimia. Per tale ragione il giovane pittore lombardo vi dipinse un’allegoria della triade alchemica, ossia i tre stati della materia (solido, liquido e gassoso). Il brano è intitolato “Gli Elementi e l’Universo con segni zodiacali” del 1597. Comprende quindi Giove, personificazione dell’aria; Nettuno dell’acqua; Plutone della terra. 

L’affresco è ad olio, ma ciò che la rende veramente unica ed inestimabile è il fatto di essere l’unica pittura murale eseguita dall’artista in tutta la sua breve ed intensa carriera.

La petizione.

Su  Change.org stata messa in piedi una petizione, rivolta al ministro dei beni culturali Dario Franceschini, per far si che il Casino venga rilevato dallo Stato, che potrà avvalersi del diritto di prelazione (priorità di acquisto dell’immobile rispetto agli altri candidati). L’edificio è infatti riconosciuto dal ministero dei Beni Culturali di valenza nazionale. Il tempo però stringe. Si spera in un’altra asta deserta il 7 aprile, oppure che la petizione raggiunga il ministero dei beni culturali prima che possa essere svenduta.

Il testo della petizione.

” …il Casino dell’Aurora, ciò che resta di Villa Ludovisi, decantata da Gogol, James e D’Annunzio come meraviglia dell’Italia unita, poi abbattuta per una lottizzazione selvaggia, verrà venduto all’asta a privati quando lo Stato avrebbe dovuto esercitare il diritto di prelazione...”.

Usiamo i fondi europei per salvaguardare qualcosa che è nostro. Si riconosce solo l’economia come grimaldello della società, ma, priva di creatività, la vita è diventata triste; la cultura non viene più annoverata tra le cose importanti”.

A cura di Serena Maddalo per LiveMedia24.

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