In libreria, da questo ottobre, il libro realizzato da Paolo Maiorino, “L’uomo di Piazza Grande”, con prefazione di Ron, dedicato a Lucio Dalla.
Un lavoro su e per Lucio Dalla, unico nel suo genere, caratterizzato dalla presenza dei suoi amici e colleghi più cari. Un vero e proprio elogio, “L’uomo di Piazza Grande”, al genio che era Lucio Dalla.
Il vero e proprio universo di un genio, “L’uomo di Piazza Grande”, realizzato da Paolo Maiorino. A caratterizzarlo, le testimonianze di Gianni Morandi, Luca Carboni, Renzo Arbore, Mario Lavezzi, Fiorella Mannoia, Gli Stadio e molti altri. La prefazione, in questo caso, è affidata a Ron, carissimo amico di Lucio. Nel libro, inoltre, molte sorprese, storie inedite di cui nessuno è a conoscenza.
Curato dal giornalista e discografico Paolo Maiorino, il libro è frutto di anni di approfondimenti e ricerche legate al mito di Lucio Dalla. Non si tratta di una vera e propria autobiografia, bensì di racconti di ciò che è stata la sua produzione musicale. Ricordi e testimonianze di chi gli ha voluto bene, di chi lo ha stimato come artista e persona. Veri e propri compagni di viaggio. Un percorso che Maiorino affronta con vera passione, come se Lucio fosse ancora tra di noi.
Un raccordo vero e proprio che tende a dare ordine a tutte le notizie e informazioni presenti. Maiorino, d’altronde, ha anche avuto modo di conoscerlo, di apprezzarne la persona e le qualità musicali, riportandole fedelmente. Un percorso vissuto anche assaporando profumi e sensazioni legate alla Bologna di Lucio, scenario delle sue storie musicali, del suo percorso di vita.
Una narrazione, capitolo per capitolo, di ogni album realizzato, sino a parlare anche della promozione, riportando bellissime foto d’epoca. Aneddoti su aneddoti che si rincorrono, riflessioni importanti, curiosità forti da assopire. Tantissime, come dicevamo, le anime presenti in questo lavoro.
Queste le parole di Paolo Maiorino a riguardo: “Ho avuto il piacere, e la fortuna, di conoscere Lucio Dalla e di lavorare con lui durante la mia carriera. Per anni, prima e dopo la sua morte, ho frequentato casa sua a Bologna, in via Massimo D’Azeglio, mi sono appassionato al suo estro, alla sua genialità, al suo amore per l’arte. Ma, come spesso accade, solo dopo la sua scomparsa mi sono interessato ed entusiasmato nel ricercare testimonianze che potessero delineare un quadro più definito dell’uomo quanto dell’artista”.
Maiorino aggiunge: “Per come lo avevo conosciuto, Lucio era un visionario, costantemente proiettato al futuro e animato da un’insaziabile curiosità. Un carattere estroverso, ma anche solitario e poetico, comunque spesso sopra le righe. La sua irriverenza, quello sguardo da perenne bambino si è per sempre stampato nei miei ricordi: nel corso di questi ultimi anni ho condiviso questi ricordi e raccolto le testimonianze di tanti suoi amici e, soprattutto, dei suoi compagni di viaggio. Cosi mi sono emozionato, riso, riflettuto, divertito con loro, ho provato malinconia e un senso di profonda ammirazione per un artista immortale perché Lucio vive oggi più che mai nelle sue bellissime canzoni. Ho voluto dedicare questo lavoro alla memoria di Michele Mondella (da sempre addetto stampa di Dalla, ndr.), di cui sono stato amico e allievo in discografia. A lui e sua moglie Silvana Casato, storica discografica, tutto il mio affetto e riconoscimento”
Alessia Giallonardo per LiveMedia24