LE “MUSE INQUIETE” DELLA BIENNALE DI VENEZIA
Dopo aver posticipato la prossima edizione al 2021, causa pandemia, la Biennale di Venezia non si ferma e inaugura una mostra in cui ripercorre la sua storia a ritroso.
In occasione dei 125 anni dalla fondazione della mostra, all’interno del Padiglione Centrale dei Giardini della Biennale, si incontrano pezzi di storia.
Tra documenti, filmati semisconosciuti, lettere, fotografie, opere e testimonianze, la mostra espone gli avvenimenti più significativi che hanno coinvolto il mondo.
La maggior parte degli esemplari esposti sono stati già esibiti nelle edizioni precedenti della Biennale di Venezia, dalle prime edizioni dell’800’ fino all’esposizione dello scorso anno.
“Le muse inquiete. La Biennale di fronte alla storia” è la prima esposizione di sempre curata da tutti i sei direttori artistici che solitamente organizzano e progettano i vari settori della Biennale: Cecilia Alemani (Arte), Alberto Barbera (Cinema), Marie Chouinard (Danza), Ivan Fedele (Musica), Antonio Latella (Teatro), Hashim Sarkis (Architettura). Tutte le fonti esposte sono state recuperate dall’archivio storico ufficiale della mostra, da Rai Teche e Istituto Luce e dagli archivi storici di molti musei, quali il Guggenheim di Venezia, il Tate Modern di Londra, la Galleria Nazionale di Arte Moderna di Roma e molti altri.
Dall’800’ ad oggi, con gli avvenimenti che hanno coinvolto l’ultimo periodo, pandemie, catastrofi ecologiche e rivoluzioni sociali, la Biennale vuole dimostrare di riuscire, attraverso l’arte, a fungere da testimone in grado di mantenere un ricordo di ciò che succede nel mondo.
I biglietti di “Le muse inquiete. La Biennale di fronte alla storia” sono acquistabili esclusivamente online.
Maggiori informazioni sul sito www.labiennale.org.
La mostra apre sabato 29 agosto 2020 e chiude martedì 8 dicembre 2020.
per LiveMedi24 Emma M.