Si avvicina la notte di San Lorenzo, tradizionalmente la notte perfetta per osservare le stelle cadenti. Quel 10 agosto tanto atteso da molti è quasi arrivato.
In realtà, da molti anni ormai, il picco delle stelle cadenti non è più il 10 agosto. È leggermente slittato in avanti, verso il 12 e 13 agosto. Quest’anno però a disturbare il cielo ci sarà la Super Luna.
Qual è il periodo migliore?
Tutti sanno che il loro nome popolare, “lacrime di San Lorenzo”, è dovuto al fatto che il fenomeno cade attorno al 10 agosto, giorno in cui la Chiesa ne ricorda il martirio. Tuttavia pochi sanno che lo sciame delle Perseidi inizia molto prima e dura oltre un mese. Secondo il sito dell’Unione astrofili italiani, quest’anno si va dal 15 luglio fino al 24 agosto. Il picco, la notte con la pioggia più intensa, sarà quella tra il 12 e il 13 agosto, in particolare al mattino nelle ore che precedono l’alba. In teoria, in un cielo buio lontano dalle città, se ne potrebbero vedere anche oltre cento all’ora. Ma l’effetto plenilunio fa sì, per questo 2022, che quelli di questa prima settimana di agosto possano già essere i giorni migliori.
Il problema principale di quest’anno è la luna piena del 12 agosto (una “super Luna” quindi più grande e luminosa), che grazie alla sua luminosità andrà irrimediabilmente a ridurre la luminosità delle stelle. Vale sempre invece il consiglio di destinare all’osservazione la seconda parte della notte, perché è quella in cui la zona di cielo dalla quale si originano le meteore (il “radiante”) è più alta e lontana dall’orizzonte.
Verso dove devo guardare?
Per capire verso dove guardare per riuscire ad osservarne il più possibile, andiamo a scoprire perché hanno questo nome. Si chiamano Perseidi proprio perché le meteore sembrano partire da una specifica area celeste, situata nei pressi della costellazione di Perseo, proprio sotto alla inconfondibile “W” di Cassiopea. Poco dopo le 22 si stacca dall’orizzonte a nordest e si alza progressivamente durante la notte fino all’alba. Sono in realtà il “regalo” della cometa Swift-Tuttle, che durante i suoi passaggi attorno al Sole ha seminato detriti e polveri che il nostro Pianeta attraversa, con regolarità, ogni anno. Questi frammenti, quando si tuffano nella nostra atmosfera precipitando ad altissima velocità, si incendiano e accendono quel “pianto di stelle”.
Dove è meglio andare per osservarle?
Lontano dalle città. Molto lontano. Soprattutto con questa super luna, servirà un cielo molto buio per poterle osservare come si deve. Il consiglio è quello di farsi una bella gita in montagna o in campagna, magari facendo prima una piccola ricerca su questo sito. Ci si potrà così rendere conto di quanto inquinamento luminoso c’è nella zona in cui vogliamo recarci.
Mattia Radoni per LiveMedia24