Incontriamo l’attrice Annalisa Aglioti pronta a parlarci dello spettacolo che la vede protagonista, “Paura”, recentemente in scena al Teatro Golden di Roma.
Le musiche dal vivo di Alessandro Greggia supportano al meglio lo spettacolo in cui Annalisa Aglioti si trova a ricoprire più ruoli durante lo spettacolo.
Vi lasciamo alle parole dell’attrice, al grande amore che nutre per la recitazione, ai miti che hanno guidato il suo percorso artistico.
Ti ringraziamo per aver accolto l’invito di LiveMedia24, Annalisa. Recentemente in scena al Golden di Roma con lo spettacolo, “Paura”, cosa puoi svelarci a riguardo?
Presto volto e voce a più personaggi, attraverso vari monologhi, che a loro modo rappresentano una paura. Mi sono spesso chiesta quale blocco si verifica in ogni essere umano dinanzi ad un qualsiasi timore. È così che sono nati personaggi come ‘la gattara’, ‘la moglie modello’ ed anche la paura della maternità, del giudizio altrui… E tanto altro che non vi racconterò per non togliervi la giusta curiosità. Ad accompagnare ogni monologo le musiche dal vivo del maestro Alessandro Greggia, in una cornice scenografica ad opera di Cristiano Cascelli.
Il progetto vede la firma di Michela Andreozzi, segno di una vera e forte collaborazione tra donne…
Michela è una persona fantastica! È abile nel cantare, ballare e dirigere. Ha un carattere adattabile ad ogni cosa. È un grande punto di riferimento, umanamente parlando, soprattutto. Per un futuro spettacolo chiederei di certo nuovamente il suo supporto. Con l’occasione ne approfitto per ringraziare anche Carlotta Proietti, produttrice dello spettacolo.
Cosa manca al tuo percorso artistico?
Mi piace raccontare tutto, senza pormi alcun limite! Negli anni ho impersonato una suora, una professoressa cattiva, una poliziotta, ultimamente anche una wedding planner. Sono aperta ad ogni tipo di ruolo e studio il più possibile per riuscire a dare sempre il massimo.
A guidare da sempre i tuoi passi miti non da poco come Monica Vitti e Sandra Mondaini, per poi passare ad Anna Marchesini. Una mancanza forte, che avvertiamo tutti…
Personalmente tendo a non avere una visione nostalgica nella vita. Sono dell’idea che sia oggi che ieri di attori bravi ce ne siano tanti. Prima, certo, era molto più facile poter spalmare delle battute in tempi molto più dilatati, adeguati, differentemente da come accade oggi, in cui tutto è più veloce. La mia preferita, ti dirò, resta in assoluto, oltre Franca Valeri, Sconsolata di Zelig.
Alessia Giallonardo per LiveMedia24