Daniele Salvo alla direzione artistica del Segni Barocchi Festival

Dalla prima regia cinematografica con "Gli Altri", alla direzione artistica del Segni Barocchi Festival in quel di Foligno, per Daniele Salvo.

Una seconda occasione, quella di cui ci parla Daniele Salvo, regista e attore, alle prese con la direzione artistica della XLV edizione del Segni Barocchi Festival di Foligno. Un festival ancora in corso, dallo scorso 30 agosto, che vedrà la sua conclusione questo 9 settembre.

Un ritorno alle origini, parlando ampliamente di Shakespeare, portando gli spettatori nei luoghi più belli della città.

Vi lasciamo alle parole di Daniele Salvo, alla sua sana voglia di arte, al suo futuro artistico…

Ti ringraziamo per aver accolto il nostro invito, Daniele. Come ha preso forma, sotto la tua direzione artistica, il Segni Barocchi Festival? 

Parliamo di un festival molto importante che ha vita da ben quarantacinque anni, tra l’altro. Un festival che ho voluto riportare alle origini, visto il suo essere diventato prettamente musicale negli ultimi anni. Ho ritenuto importante dedicare un particolare focus a Shakespeare e alla notte barocca, coinvolgendo l’intera città. Gli spettatori hanno una mappa e seguono un corteo caratterizzato anche dagli attori presenti, venticinque, che si dislocano nei vari luoghi della città. Tra gli attori presenti, Gabriele Lavia, Edoardo Siravo e molti altri.

Un percorso artistico importante, impegnativo, caratterizzato anche da una prima esperienza al cinema, “Gli Altri”. Quali soddisfazioni hai raccolto con questo progetto?

Il film ha avuto un ottimo riscontro da parte del pubblico ed è stato anche proposto a dei festival. Ha rappresentato una bellissima esperienza, totalizzante, uno stimolo davvero importante per continuare anche su questa strada.

Se dovessi stilare un bilancio della tua carriera, sino ad ora? 

Ne viene fuori un bilancio molto buono, a mio parere. Ho sempre voluto fare questo mestiere e non prettamente per ssoldi. A spingermi verso questo mestiere è stato l’amore per l’arte, qualcosa di puro e forte. Oggi, da parte di molti, noto un interesse poco reale per questo mestiere. Un tempo c’erano i grandi, Proietti, Gassman, Ronconi, Albertazzi e tanti altri…

Qualche anticipazione sul tuo futuro artistico?

Seguirò, a breve, un progetto su Eleonora Duse e Gabriele D’Annunzio, per poi essere a lavoro con l’Accademia Pasolini. Ci sarà anche altro…

Alessia Giallonardo per LiveMedia24

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