Incontriamo oggi Enzo Decaro, a teatro con “Non è vero ma ci credo”. Enzo è da sempre amato dal suo folto pubblico e da sempre legato al teatro.
“Non è vero ma ci credo” è una commedia ad opera di Peppino De Filippo, portata in maniera più che egregia in scena da Enzo Decaro e dalla compagnia di Luigi De Filippo.
Vi lasciamo a questa intervista ad Enzo Decaro, e allo spettacolo, che lo vede protagonista, “Non è vero ma ci credo”.
Ti ringraziamo per aver accolto l’invito di LiveMedia24, Enzo Decaro. Da poco è terminata la tournée di “Non è vero ma ci credo”,spettacolo che sarà nuovamente in scena dal prossimo ottobre. Cosa puoi dirci a riguardo?
Da quattro anni in scena con questo spettacolo, “Non è vero ma ci credo”, qualcosa che ha del tutto stravolto le nostre aspettative. Un esperimento voluto dall’amico Luigi De Filippo che, in cuor suo, aveva questo desiderio, la possibilità di poter riportare in scena uno spettacolo di suo padre Peppino.
Sono felice di averlo potuto far rivivere grazie alla compagnia dello stesso Luigi. La regia, nel nostro caso, è stata rivista da Leo Muscato che ci ha portato in un’ambientazione in pieno stile anni ottanta.. I De Filippo sono stati delle colonne portanti del nostro teatro. Fondarono, tutti e tre, un teatro umoristico, voltando con coraggio le spalle al periodo scarpettiano, alla sicurezza che poteva regalare loro.
Senti di dover fare ancora altro affinché questo tuo percorso artistico sia ‘completo’?
Sono fortunato, di certo un privilegiato, per aver avuto la possibilità di confrontarmi con persone importanti ed anche con quelle piccole. Basti ricordare il mio amico Massimo Troisi, tra i tanti. Anni meravigliosi quelli vissuti con lui e, ancora oggi, sento di essere uno studente. Un vero e proprio apprendista di quest’arte che tanto amo, della comunicazione.
Enzo, che ricordo porti con te di Massimo Troisi?
A breve ricorreranno i trent’anni dalla sua scomparsa. Massimo Troisi è ancora tra noi, non ha bisogno di essere ricordato, come spesso accade. A mancare, oggi, è la sua poetica, il suo modo di pensare sempre stimolante, sorprendente. Di certo, in questo periodo caratterizzato da poche novità, la sua sarebbe stata una voce fuori dal coro, capace di regalarci ancora tanto.
Cosa possiamo aspettarci dal tuo futuro artistico?
Il teatro mi porta via molto tempo, così come la televisione.. Bisogna affrontare sempre una scelta, in alcuni casi. A breve prenderò parte alle riprese del film, “La chiocciola”, un progetto dedito a quei ragazzi che faticano ad uscire dalla loro stanza per mesi e mesi. Dinamiche interessanti.
Alessia Giallonardo per LiveMedia24