Fabio Mazzari: il mio “Kafka” è ora a teatro

Divenuto famoso grazie alla partecipazione decennale nella soap "Vivere", Fabio Mazzari ci parla in questa intervista del suo triplice ruolo in "Kafka".

Abbiamo il piacere di ritrovare oggi Fabio Mazzari. Fabio, da sempre impegnato in teatro, è pronto a parlarci anche delle sue colleghe, Beatrice Luzzi e Sara Ricci, con cui ha condiviso il set della soap “Vivere”.

“Kafka”, lo vede attualmente protagonista in teatro impegnato a dare voce e volto a ben tre personaggi.

Un viaggio in questo presente che tanto ama, quello affrontato con Fabio Mazzari, nel vissuto legato anche a “Vivere”, la soap che gli ha reso maggiore popolarità.

Ti ringraziamo per aver accolto l’invito di LiveMedia24, Fabio, parlaci del tuo “Kafka” e del tuo amato teatro.

“Kafka” è uno spettacolo che porto in scena da qualche tempo, sempre con piacere, senza dover nemmeno allenare di continuo la memoria, per via del fatto che “Vivere” mi ha regalato un allenamento quotidiano. In questo spettacolo presto voce e volto a ben tre personaggi: in un primo monologo interpreto una scimmia, divenuta poi uomo, nel secondo un personaggio indefinito, Io, nel terzo Nessuno. Un morto, Nessuno, qualcuno che ci racconta del suo al di là. Il risvolto differente dal solito è il fatto che effettuerò dei cambi d’abito in scena, dinanzi al pubblico.

Fabio, quali sensazioni, ancora oggi, ti regala il teatro?

Il palcoscenico è da sempre casa, un contatto reale con il pubblico, differentemente dalla televisione. Ho scritto un monologo, in questi ultimi tempi, una seduta da uno psicologo, del tutto inventata, tra Anna Carenina e Freud. Un incontro surreale, si, ma che mi piaceva molto. Qualcosa che si ripeterà, realizzato a pochi passi dal pubblico, a contatto con le loro sensazioni, emozioni.

Importante nel tuo curriculum la partecipazione, per ben dieci anni, alla soap “Vivere” nei panni di Alfio Gherardi. Che ricordo porti con te e cosa puoi dirci sulla collega Beatrice Luzzi, ai tempi tua amante nella serie, oggi presente ne “Il Grande Fratello”? 

Fu meraviglioso prendere parte alla soap, “Vivere”, essere seguito da sei milioni di telespettatori, differentemente da ciò che accade nel teatro. Ricevevamo lettere da parte del pubblico quotidianamente, da grandi e meno grandi, richieste di affetto, saluti, anche di soldi, visto il ruolo che interpretavo all’epoca. Mi divertiva l’idea di entrare lì, dire le mie battute, e andare via. Di Beatrice Luzzi posso dirti che è una persona vera, con un carattere forte, proprio come la si vede. È stata un’ottima compagna di set, all’epoca.

Cosa puoi anticiparci sul tuo futuro?

Potrete vedermi in un nuovo spettacolo in cui Freud incontrerà Mary Poppins. Prenderò poi parte ad un film, al cinema, per la regia, ancora una volta, di Luigi Guardabascio. A produrlo il nostro stesso gruppo, nato ad Eboli, Cinema Sociale 99. Sarò un cattivo, per la prima volta, in questa pellicola. Non ultimi, il prendere parte al remake di “Febbre da cavallo” e un breve monologo, ancora in via di definizione, su Ulisse.

Alessia Giallonardo per LiveMedia24

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