LiveMedia24 incontra Giorgio Lupano attualmente impegnato in teatro, in quel di Roma, in “Tre uomini e una culla”.
Attore di spessore, Giorgio Lupano, ci parla dell’esperienza legata allo spettacolo, “Tre uomini e una culla”, delle sensazioni legate al teatro, al pubblico.
Prossimamente potremo vedere Giorgio Lupano, sempre a teatro anche in “La vita al contrario”.
Ti ringraziamo per aver accolto il nostro invito, Giorgio, come procede il tuo vissuto?
Procede tutto a meraviglia, grazie!
Questo gennaio ti vede protagonista in teatro, a Roma, in “Tre uomini e una culla”, uno spettacolo brillante e che riscontra da sempre un buon riscontro da parte del pubblico. Cosa puoi dirci a tal proposito?
Una novità per me, essendo una delle poche volte in cui mi cimento in una commedia. Sono, ormai, da tre anni con tutti loro, felice di portare in scena un successo degli anni ottanta, amato da molti di noi. Difatti, conoscevo le canzoni a memoria ed ho provato una grande emozione nel poterle rispolverare.
Per questa avventura che si ripete sono ancora al tuo fianco i colleghi Attilio Fontana e Gabriele Pignotta. Cosa vi lega ancora oggi oltre al lavoro?
Il teatro tende a mettere insieme persone che non sempre si rassomigliano ma questo, spesso, rappresenta un grande punto di forza. Abbiamo, volutamente, unito ogni esperienza vissuta, le varie formazioni, e siamo riusciti a completarci al meglio. Questo accade, forse, proprio perché diversi.
Presto potremo rivederti in tournée anche ne “La vita al contrario”, il caso legato a Benjamin Button..
Esattamente! Un lavoro che ho il piacere di alternare alla tournée de “Tre uomini e una culla”, qualcosa a cui tengo molto.
A distanza di tanti anni quali sensazioni ti regala ancora il teatro?
Delle sensazioni sempre forti ed un contatto con il pubblico da sempre pulito, consapevole che possa essere soggetto a giudizio. È giusto che sia così perché chi viene a vederti in teatro ha affrontato una scelta, un acquisto, magari anche dei chilometri.
Giorgio Lupano, che utilizzo ne fai dei social e, a tuo modo, quali consigli senti di dare a chi vorrebbe poter intraprendere una carriera legata alla recitazione?
In passato è stato fatto un abuso spropositato dell’utilizzo dei social, forse meno per chi ha la mia età. L’uso che ne faccio è davvero raro, anche oggi, sporadico, forse perché non credo sia un mezzo del tutto credibile. Credo vadano riviste molte cose. Ai giovani, a chi vuole intraprendere questo mestiere, consiglio di studiare, cosa fondamentale.
Alessia Giallonardo per LiveMedia24