Lo spettacolo, L’Acqua e la Farina,  vuole mettere in luce il rapporto tra i due fratelli. Una visione, quella a cui si avrà modo di assistere, intima e inedita che vuole evidenziare la romanità diffusa dai due attori. In scena, come preannunciato, vi sarà proprio uno dei nipoti de la Sora Lella, Mauro Trabalza che, a proposito dello spettacolo, dice: “Antonio è stato bravo a dipingere il mio personaggio, un ritratto di me stesso, bonaccione, ironico, legato alla tradizione che mi corrisponde appieno. Credo molto nelle radici nella famiglia. Ho avuto la fortuna di avere nonna che ci raccontava tutto. Ne ho fatto tesoro e quei ricordi, fanno parte di me. Qui la gente si fidanzava, si incontrava, faceva conversazione e il ristorante è pregno dell’energia di nonna e di papà. Tutti i ricordi che hanno delineato lo spettacolo sono tratti dal libro di mio padre, che è la storia della mia famiglia. Qui ancora oggi, aleggia lo spirito di nonna insieme al profumo dell’amatriciana. Mi sono commosso nel leggere il copione e sono davvero felice perché ho compagni di viaggio meravigliosi, noi famo tutto col core. Esce a ottobre Annamo Bene, con la prefazione di Carlo Verdone, un libro con sessanta ricette doc. Scritto da Renato Trabalza lo chef, l’unico… io sono il cuoco naif!”.

Queste, invece, le dichiarazioni del regista, Antonio Nobili: “Dal tufo dei mattoni dell’Osteria Sora Lella a Roma ancora si sentono e vivono storie immortali legate ad Aldo Fabrizi e la stessa Sora Lella. Una immortalità che nello Spettacolo Teatrale L’Acqua e la Farina viene narrata attraverso la presenza ancora viva e costante (a volte invadente) delle anime dei due grandi protagonisti del Cinema Italiano”.

Uno spettacolo, L’Acqua e la Farina” che darà modo allo spettatore di dimenticare di essere a teatro. Regalerà, a suo modo, la quasi illusione di essere seduti proprio ai tavoli della trattoria, ricco di persone, con la Sora Lella ancora presente. Una Sora Lella, una donna, una nonna amorevole e forte, nonostante le sue personali sofferenze. Una Sora Lella che torna sempre nella sua trattoria e che forse, non l’ha mai realmente lasciata.