“Tutto per Lola”, è il nuovo spettacolo che vede Maria Cristina Gionta, in scena dal 16 maggio al 2 giugno al Teatro Manzoni.
Uno spettacolo, “Tutto per Lola“, che vede Maria Cristina Gionta attorniata da altre donne, colleghe: Paola Quattrini, Mirella Mazzeranghi, Cinzia Alitto e Geremia Longobardo.
Vi lasciamo a “Tutto per Lola”, alle parole di Maria Cristina Gionta, al suo amato mestiere.
Ti ringraziamo per aver accolto l’invito di LiveMedia24, Maria Cristina, parliamo subito di “Tutto per Lola”, in scena da questo 16 maggio. Cosa puoi dirci a riguardo?
Al mio fianco, per l’occasione, ci saranno le colleghe Paola Quattrini, Cinzia Alitto, Mirella Mazzeranghi e Geremia Longobardo. Uno spettacolo che sarà dedicato ad una cara amica recentemente scomparsa, Paola Gassmann. Paola era una Signora del teatro ed avrebbe dovuto essere al nostro fianco. Ho avuto il piacere di lavorare con lei in “Quasi amiche”.. Difficilmente la dimenticherò.
Maria Cristina, come ha preso vita questa tua passione per la recitazione?
Ho preso parte a dei laboratori, a Formia, una passione che si è sviluppata sin dall’età di sei anni. Un lavoro molto bello, seppure sia un percorso doloro. Ho amato, ti dirò, anche il teatro di strada, cominciando ad andare sui trampoli. La svolta vera e propria, però, c’è stata all’età di sei anni, frequentando la scuola di Enzo Garinei, a Roma. Un trasferimento doveroso, pratico e utile, specie per seguire corsi, master.. per poi giungere al metodo Chubbuck, ad opera di Patrizia De Santis.
Soffermiamoci, appunto, sul teatro, sulle sensazioni che ti trasmette…
Vivo profondamente l’azione, il momento, i dovuti respiri, la storia. Ti confesso che il problema viene dopo, una volta giù da quelle tavole..
A tuo avviso cosa manca ancora a questo tuo percorso?
Non saprei dirti. Non so se la realizzazione avverrà mai per me. Di certo mancano ancora tanti ruoli a questa mia carriera. Ogni traguardo diventa un grande punto di partenza, qualcosa da affrontare sempre con piacere, con puro amore e passione. Seppure tornare al punto di partenza non sia sempre un bene…
Alessia Giallonardo per LiveMedia24