Vicino a Pizza Bellecour, nella città di Lione si trova il Musée de l’imprimerie et de la Communication graphique, alla fermata Cordeliers della Metro A (Rossa).
All’interno è possibile trovare due esposizioni: una temporanea dal nome Bijou Bijou e una permanente. Anche se, ad oggi, la mostra temporanea è diversa, difatti di chiama RVB fino al 3 settembre.
La mostra temporanea:
Terminata da poco, è stato possibile visitare la mostra dal nome Bijou Bijux. Questa era un’esposizione sperimentale e sorprendente che aveva al centro i gioielli. Questi, grazie alla loro composizione, attirano a loro la luce. La mostra si concentrava su tutto ciò che garantiva attorno a essi; ovvero i materiali, le gemme, le tecniche di gioielleria e i laboratori per crearli.
La mostra permanente:
Il Musée de l’imprimerie et de la communication graphique nasce nel 1964 fondato dal maestro e stampatore Maurice Audì proveniente dalla città stessa di Lione.
Dalla sua fondazione è stato ampliato e ha anche cambiato nome con “et de la communication graphique”.
Al suo interno è possibile ammirare le prime stampe con i rotoli fino al Codex. Per arrivare, poi, alle prime stampe con la Macchina di Gutenberg; fino a quelle moderne stampate a macchina.
Il grande salto nella modernità arriverà grazie alla diversificazione della rilegatura con la presenza, o meno, della spina del libro.
Il Musée de l’imprimerie et de la communication graphique si pone tre obiettivi:
- far conoscere la diversità delle stampe esistenti in tutti il mondo:
- spiegare perché si stampa;
- spiegare perché la stampa sia stata fatta più in un modo che in un altro.
La risposta a queste tre domande dà, a tutti, le chiavi per capire il mondo grafico.
Informazioni utili:
Simpatica è la Macchina di Gutenberg all’interno del museo, con la quale è possibile stampare un piccolo ricordo gratuitamente.
Il Musée de l’imprimerie et de la communication graphique è aperto dal mercoledì alla domenica dalle 10:30 alle 18:00.
Il Museo è compreso con l’acquisto della Lyon City Card.
Questo è il sito al museo.
Ad oggi, come già detto, la mostra permanente è diversa e ha il nome di RVB.
A cura di Elena Cardinali per LiveMedia24