Escursione all’altopiano di Mondeval

Uno scrigno delle Dolomiti. Così può definirsi l’altopiano di Mondeval. In questa escursione partiremo dal passo Giau per raggiungere questo magnifico posto che sta ormai negli ultimi anni sta diventando sempre più conosciuto.
Incastonato tra il Monte Pelmo, la Croda da Lago, il Bec di Mezodi, i Lastoi del Formin e il Monte Cernera, Mondeval de Sora si estende lungo un vasto altopiano alla quota che varia dai 2150m  fino ai 2360m di Forcella Giau. Una zona wilderness dall’alto valore naturalistico inserita nel Sistema Dolomiti UNESCO Pelmo – Croda da Lago e tra i siti SIC-ZPS Rete Natura 2000, dove vivono nel loro habitat numerose specie di flora e fauna alpina.
Le vie d’accesso a Mondeval sono tre: da Selva di Cadore salendo per Mondeval di Sotto, dal passo Staulanza salendo dal Rifugio Città di Fiume attraverso forcella Col Duro oppure dal Passo Giau passando per Forcella Giau. Partiremo proprio da quest’ultimo.

 

Un tipico scenario del passo Giau, con Ra Gusela e la Tofana di Rozes sullo sfondo

 

Arrivare al Passo Giau è molto semplice: da Cortina d’Ampezzo, si seguono le indicazioni per il passo Falzarego e poi si devia per il Passo Giau, salendo a tornati circondati da panorami da favola. Oppure da Selva di Cadore, direttamente per il passo Giau. Arrivati in cima al passo, ci vogliono almeno un paio di minuti per tornare con il pensiero all’escursione. Il panorama è talmente bello da qui da dimenticarsi di tutto quello che ci circonda.

 

Tornando all’escursione, vicino alla chiesetta del Passo Giau parte il nostro sentiero 436. Il sentiero è sempre ben marcato e calpestato. Con lievi saliscendi porta alla poco marcata forcella di Zonia (2220m.s.l.m). Si passa poi sotto le pendici (lasciandole sulla sinistra) del Col Piombin per giungere con lievi saliscendi a forc. Col Piombin (2239m.s.l.m). Si prosegue il sentiero perdendo un po’ di quota fino ad arrivare ai piedi della forcella Giau. Qui inizia la parte più faticosa che ci porterà a quota 2360m.s.l.m. del punto più alto dell’escursione. Da qui si apre la vista su tutto l’altopiano del Mondeval e, guardando da dove siamo arrivati, sul passo Giau.

 

La vista del passo Giau al tramonto da forcella Giau

 

 

Il Monte Pelmo visto dall’altopiano di Mondeval. A destra, il Corvo Alto

 

 

Dalla forcella Giau si nota subito il piccolo lago delle Baste, meta molto frequentata dai fotografi. Il Mondeval è inoltre importante per un altro aspetto.

Nel 1987 nell’altopiano di Mondeval de Sora a quota 2150m fu scoperta una sepoltura mesolitica. L’iniziale segnalazione da parte di Vittorino Cazzetta permise ad un equipe di ricercatori di ritrovare lo scheletro di un cacciatore mesolitico vissuto 7500 anni fa. La scoperta fu di portata mondiale, sia per il fatto che lo scheletro e il ricco corredo funebre erano in uno stato di ottima conservazione ma anche perché fino a quel tempo non si era a conoscenza che i cacciatori mesolitici frequentassero l’alta montagna. Il masso eretico dove è stata ritrovata la sepoltura presumibilmente fungeva da capanno e riparo per i periodi di caccia.
Lo scheletro dell’Uomo di Mondeval e l’intero corredo assieme ad altre informazioni sulla vita di questo nostro antico antenato sono visibili presso il Museo Vittorino Cazzetta a Selva di Cadore.

 

Mattia Radoni per LiveMedia24

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