Iniziamo oggi a pianificare la nostra visita a San Pietroburgo; cosa fare e cosa vedere: i migliori consigli e tutte le informazioni necessarie per rendere unica la vostra visita.
Perché visitare San Pietroburgo? Basta solo una parola: Hermitage. Il complesso museale, secondo per importanza ed estensione solo al Louvre di Parigi. Da solo varrebbe la visita. Aggiungiamo poi il complesso di Peterhof, il palazzo di Caterina a Puškin, la Fortezza dei Santi Pietro e Paolo, la cattedrale di Sant’Isacco, la Chiesa del Salvatore sul Sangue Versato, la prospettiva Nevskij, la metropolitana e le sue magnifiche stazioni, il teatro Mariinskij con la sua infinita programmazione di spettacoli.
Tutto qui? Assolutamente no, l’elenco delle cose da vedere è molto più lungo, ma per il momento ci fermiamo. Aggiungiamo ora, anche tre motivazioni, decisamente più “ludiche”. “Vivere” da turisti a S.Pietroburgo è estremamente economico; dall’estate 2019 non è più necessario il visto cartaceo (costoso ed indaginoso da ottenere); terzo, ma non ultimo per importanza; si mangia molto bene, spendendo poco, anche in ristoranti stellati.
Il palazzo d’inverno, sede del Museo Statale dell’Hermitage.
Documenti necessari.
Per entrare in Russia occorre essere in possesso del passaporto con almeno sei mesi di validità residua e due pagine contigue libere. Il passaporto dovrà essere in perfetto stato; non sono accettati per nessuna ragione documenti anche solo leggermente rovinati. I controlli alle frontiere, sia in entrata che in uscita sono estremamente rigorosi!
È necessario essere in possesso del visto turistico; in tal senso, dall’estate 2019 la prassi si è notevolmente snellita oltre che essere divenuta del tutto gratuita in quanto per San Pietroburgo si può richiedere il visto elettronico. (Il tradizionale visto cartaceo ha un costo di circa 150€)
Questo si richiede direttamente on-line al seguente indirizzo: https://evisa.kdmid.ru/ la richiesta è possibile farla da venti giorni prima dell’arrivo in Russia. Mediamente sono richiesti quattro giorni per l’emissione. Con il visto elettronico si può soggiornare per un massimo di 8 giorni; la validità parte alla mezzanotte del giorno di arrivo. Ad esempio, se arrivate alle 23:30 in aereoporto, avrete di fatto” perso” un giorno di validità.
Attenzione perché non è possibile utilizzare il visto elettronico qualora il vostro viaggio preveda anche solo il transito all’aeroporto di Mosca. In tal caso occorre procedere con la richiesta del visto cartaceo tradizionale o tramite un consolato russo in Italia o tramite una agenzia che si occupa di rilascio dei visti presenti nella maggiori città italiane.
Per richiedere il visto elettronico è sufficiente complicare la form che si aprirà cliccando sul link sopra riportato; occorrerà caricare una vostra foto tessera, e, quando richiesto, inserire il nome della struttura dove alloggerete. Una volta inviato il tutto, quando la vostra pratica sarà accettata, riceverete un links da cui sarà possibile visualizzare il visto. Questo va stampato a colori in formato A4 e portato sempre con se durante la permanenza in Russia.
Il visto elettronico è valido solo per la regione di San Pietroburgo. Non è possibile uscire da questa con tale documento, o meglio, nessuno ve lo impedirà fisicamente, ma nel caso in cui incappiate in qualche controllo (che in Russia sono molto più frequenti che in Italia) passerete dei brutti momenti.
Oltre al visto e al passaporto, è indispensabile, per poter entrare in Russia, una assicurazione medica di viaggio. Esistono polizze russe che possono essere acquistate on-line per pochi euro, ma sinceramente vi invitiamo a diffidare da queste. Meglio spendere qualcosa in più ma aver la possibilità in caso di necessità di poter parlare con un help-desk italiano. La polizza andrà stampata e consegnata alla frontiera, questa dovrà essere scritta obbligatoriamente in russo o in inglese e dovrà riportare in maniera chiara che la copertura è valida anche in Russia.
Come raggiungere San Pietroburgo.
Attualmente non esistono compagnie low-cost che effettuano il collegamento diretto dall’Italia. La soluzione più economica è offerta dalla compagnia aerea S7 Siberian Airlines, che opera con un volo diretto da Verona a San Pietroburgo a cadenza settimanale (durante l’estate) e con un voli giornalieri su Mosca Domodedovo. In questo caso però, il tempo di viaggio si prolunga in conseguenza allo scalo sfavorevole a Mosca.
Nel caso in cui si opti per un volo con scalo, è preferibile scegliere Lufthansa o Air France, sia per i prezzi mediamente più contenuti rispetto alle altre compagnie di bandiera europee, ma anche e soprattutto per i tempi di viaggio ottimizzati. Gli hub Lufhansa di Monaco e Francoforte sono inoltre collegati con la maggior parte degli scali italiani (compresi i più piccoli) con voli giornalieri, così come il Charles De Gaulle di Parigi per Air France.
Si atterra all’aereoporto di Pulkovo, a circa 40 km dal centro cittadino. Per il transfert esistono diverse opzioni vantaggiose; la prima è offerta da Uber. In questo caso basta aver un minimo di dimestichezza con l’applicazione (disponibile in italiano) e si può prenotare il tutto, una volta usciti dal terminal degli arrivi. In tempo pressoché reale arriverà la vettura che vi porterà nel punto da voi desiderato.
La scelta della destinazione si fa direttamente in App, e sempre al momento della prenotazione si conosce il totale della corsa (circa 7/10€ a seconda dell’orario per raggiungere il centro). Simile è il funzionamento di Kiwitaxi, con la differenza che in questo caso la prenotazione andrà effettuata in anticipo. Una volta atterrati, troverete subito fuori dagli arrivi il vostro driver che sarà ben riconoscibile poiché terrà in mano un foglietto con il vostro nome. Il costo è superiore rispetto ad Uber (un 25% in più) ma va detto che il livello di professionalità dei drivers di Kiwitaxi è ben superiore rispetto a quelli di Uber.
Esistono anche diversi autobus che collegano a prezzi irrisori (circa 1€) l’aereoporto alla città, ma li sconsigliamo. Il sistema di trasporto pubblico, fatta eccezione per le stazioni più centrali della metro riporta solo indicazioni in cirillico! Anche una vacanza fly and drive è sconsigliata; la barriera linguistica (vedasi paragrafo dedicato) è senza dubbio presente. Non è infrequente trovare addetti ai front-office dei noleggi che non sappiamo parlare nemmeno un minimo l’Inglese.
In ogni caso, se decidete di guidare in Russia, sappiate che è necessaria la patente internazionale, che i russi non sono propriamente degli eccellenti guidatori, e che le strade, appena fuori dalle più grandi città, tutto sono fuorché dei panni da biliardo.
La Cattedrale di Sant’Isacco.
Quando visitare San Pietroburgo.
Senza alcun ombra di dubbio, il periodo migliore per visitare la città è il mese di settembre, conosciuto anche come il mese dorato. Infatti, specie nella seconda parte, le foglie degli alberi iniziano a colorarsi, grazie al foliage autunnale, di un giallo dorato che dipinge tutti i parchi ed i grandi viali cittadini. Di conseguenza, molti turisti sono attratti da tutto ciò e scelgono questo mese per visitare la città. Sempre in questo periodo inoltre, molte navi da crociera attraccano al porto della città riversando migliaia e migliaia di turisti.
Sicuramente un’altro periodo favorevole dal punto di vista meteorologico per la visita è anche l’estate; le giornate sono molto lunghe e il centro brulica di vita anche a tarda notte. Anche in questi mesi però, la città e i complessi più famosi sono letteralmente invasi di turisti, in questo caso prevalentemente russi. Se optate per visitare San Pietroburgo in questi mesi, mettete in conto di passare diverse ore in coda ai vari musei e residenze (anche acquistando i biglietti in prevendita on-line, al situazione non cambia poi molto).
A livello di vivibilità, i mesi migliori restano quelli di marzo e novembre; i turisti sono relativamente pochi, e le code sono contenute ovunque entro l’ora. Se rapportati ai nostri “standard” sono a tutti gli effetti mesi invernali, ma non fa ancora troppo freddo.
In pieno inverno infatti si resta perennemente al si sotto degli zero gradi anche durante il giorno; alle temperature rigide si aggiunge spesso anche un forte vento gelido che soffia impetuoso. Di conseguenza la città è interessata esclusivamente da nevicate e le strade cittadine sono ricoperte da uno spesso strato di ghiaccio (la pulizia delle strade e dei marciapiedi non è propriamente un loro forte…)
Criminalità e sicurezza.
La città di San Pietroburgo e i principali siti turistici sono molto sicuri. A tatto si percepisce molto più il senso di pericolo in molte città europee ed italiane. La polizia russa non scherza, e i modi di certo non sono propriamente affabili; nel centro e nella metropolitana e spesso anche sugli altri mezzi pubblici sono presenti numerosi agenti di pattuglia, tra l’altro molto gentili e disponibili nei confronti dei turisti.
Il rischio più alto è relativo alla micro-criminalità. Nelle aree più frequentate e sui mezzi pubblici affollati, occhio ai portafogli: i borseggi e gli scippi ci sono, come ci sono ovunque. Nessun problema a girare da soli per la città. Anche a notte fonda non abbiamo mai avuto alcun tipo di problema, anche in quartieri non proprio centrali. Anzi, in una occasione, una pattuglia di polizia si è offerta di portarci in albergo. Declinato gentilmente l’invito, in uno inglese stentato ci hanno indicato il numero sulla fiancata della pattuglia nel caso in cui avessimo bisogno di aiuto.
Quale soluzione conviene adottare per utilizzare il cellulare senza spendere fortune.
Chiamare dalla Russia all’Italia è possibile tramite roaming con qualsiasi operatore italiano, ma i costi sono elevatissimi: nell’ordine di qualche euro al minuto per le conversazioni, mentre il costo di roaming dati è da salasso e non è nemmeno da prendere in considerazione questa opzione. Non esistono promozioni particolari offerte dai gestori italiani. La soluzione più semplice dunque, è acquistare in loco una scheda SIM russa dal costo di pochi rubli. Gia in aeroporto si trovano negozi e chioschi delle compagnie telefoniche locali. Basta entrare in una di queste e sventolare il telefono (ed il passaporto) che l’addetto vi offrirà (a gesti, perché partite sempre dal presupposto che l’inglese lo conoscono in pochi) una sim appositamente studiata per i turisti.
Solitamente questa ha la durata di 15 giorni dalla data di attivazione, permettete un traffico dati di 4GB e anche la funzione di hotspot con notebook, iPad e via dicendo. Sarà sufficiente inserire la SIM nel proprio telefono e sarete connessi con uno degli operatori locali. Ovviamente per poter essere chiamati dovrete dare ai vostri contatti il numero della scheda acquistata, mentre per Whatsapp potrete essere tranquillamente raggiunti sul vostro numero italiano. Nel momento in cui inserite la scheda russa ed aprire Whatsapp vi verrà chiesto dall’applicazione se continuare ad utilizzare il vecchio numero (quello italiano) o passare a quello russo. Ovviamente confermate la prima opzione.
La cattedrale di Kazan lungo la Nevskij Prospekt
Cambio moneta.
La moneta russa è il Rublo. L’unica modalità per ottenere Rubli in Italia è appoggiarsi a uffici di cambio che di solito si trovano in stazioni ed aeroporti e nei centri cittadini delle città turistiche. Il tasso di cambio è molto svantaggioso.
In virtù anche del fatto che la moneta elettronica in Russia è ben accettata (molto meglio che in Italia, anche per importi ridicoli) il consiglio è quello di non cambiare per nessun motivo in Italia. Potete tranquillamente arrivare a San Pietroburgo, raggiungere il centro e solo una volta li, effettuare un prelievo da una qualsiasi banca di poche centinaia di Rubli. Ne bastano veramente pochi e volendo si può farne anche a meno. Nell’ultimo viaggio ho prelevato 5000 Rubli (l’equivalente circa 50€) per puro scrupolo.
Attenzione a non prelevare dai piccoli chioschetti gialli che sono presenti in stazioni ed aeroporti. Questi non sono ATM delle banche ma di società di cambio, e di conseguenza applicano anch’essi commissioni molto sfavorevoli. Per prelevare recatevi sempre in uno sportello ATM di una banca (una vale l’altra).
Come muoversi durante la visita di San Pietroburgo.
San Pietroburgo è una grande metropoli (poco meno di 6 milioni di abitanti), se aggiungiamo il fatto che alcuni complessi museali distano anche 30/50 km dal centro cittadino è implicito che bisogna prevedere di utilizzare mezzi di trasporti pubblici per muoversi agevolmente. Nonostante una buona rete di trasporto metropolitana; oltretutto bellissima da vedere, (ma che copre solamente il centro storico e la più immediata periferia) è indispensabile prevedere di utilizzare anche altre tipologie di mezzi per raggiungere i siti più periferici.
Mappa della metropolitana di San Pietroburgo, mezzo fondamentale per la visita della città. Una corsa semplice costa meno di 0,50.
Fondamentale è ricordare che a parte le stazioni più centrali della metropolitana, tutti gli altri mezzi pubblici riportano indicazioni solamente in cirillico. La rete di autobus pubblici è un dedalo di migliaia di mezzi che girano come trottole impazzite tra città e periferia. Sono presenti anche dei pulmini pubblici più piccoli chiamati in gergo Marshrutka. Questi hanno il vantaggio di costare veramente poco, nel 2019 la tratta centro storico-Peterhof non arrivava a costare 50 centesimi di euro. Salire su una di queste è però un’esperienza “mistica”… I mezzi sono antidiluviani, gli autisti sono dei pazzi scatenati, e oltre ad una buona dose di coraggio, serve una buona copertura antitetanica…
La soluzione migliore, sia per semplicità che per comfort resta dunque Uber. Non sarete vincolati ad orari, l’attesa, una volta inserito il punto di “pick-up” è sempre di pochi minuti. I costi sono comunque contenuti; per recarsi a Peterhof (uno dei punti più lontani dal centro) si arriva a spendere poco più di 10€. Anche in questo caso potreste imbattervi in autisti con velleità da piloti di F1. Basta allungargli una piccola mancia in contanti, (100/200 Rubli) spiegarsi in inglese (per quei pochi che lo capiscono) o a gesti per farli andare un pò più cautamente e preservare la propria salute…
Nel prossimo articolo inizieremo a visitare San Pietroburgo e i suoi complessi museali più importanti.
Foto e articolo di Roberto Tommasini per LiveMedia24