E’ uscito da qualche giorno il primo disco del “Collettivo Mario Rossi” un progetto che ha tutto la voglia di far parlare, discutere e scuotere le acque.
Il Disco
Il disco, nato da un’idea e dal sostegno di Alessandro Simonazzi e racconta i disagi del nostro tempo, attraverso un personaggio comune, un nome comune, il più diffuso in Italia, Mario Rossi. Mario Rossi rappresenta “tutte quelle persone che non hanno voce e vorrebbero giustamente averla”. “La forza del gruppo è da sempre un mio punto fermo e da esterno al mondo musicale – spiega Simonazzi – Ma conoscendo la potenza della musica, ho semplicemente sommato questo mio credo all’unione di artisti che fossero sulla mia lunghezza d’onda e avessero qualcosa da comunicare, ognuno a modo suo, ma guidati da una stessa motivazione, che è quella di lanciare un messaggio comune.”
Il Collettivo Mario Rossi
il Collettivo è formato da Andrea Mingardi, Danilo Sacco (ex voce dei Nomadi), Alberto Bertoli e numerosi altri cantanti e musicisti, sono stati coinvolti undici artisti, di generi e percorsi musicali diversi, dal cantautorato al rap, per abbracciare ogni forma di comunicazione attraverso la musica: tra loro anche Luca Anceschi e la figlia Lisa, Francesco Ottani, Digiuno, Mamamicarburo, Ma noi no, Wondo & Sub ZerO, Joob, QBR ed Emly Sporting Club.
Il messaggio
“Insinuare nella mente di molti (musicisti e non) il concetto di libera iniziativa. – ci racconta il Maestro – Non si devono abbandonare le proprie passioni. Bisogna reagire, andare oltre, rispettare le regole trovando un modo proprio di agire.”
Il pubblico a cui si rivolge il progetto è il pubblico della musica. Dall’appassionato di rock classico a quello più duro. Nei pezzi non mancano i riferimenti ai mostri sacri, dai Beatles, ai Pink Floyd, dai Deep Purple ai Led Zeppelin.
“Adesso il compito è di difendere l’idea, una rivolta mentale, un nuovo rinascimento” conclude con queste importanti parole il cantautore e afferma la sua volontà e determinazione a portare avanti questo messaggio di ripresa a tutti.
Non possiamo far altro che appoggiare il progetto, infondo infondo siamo un pò tutti “Mario Rossi”
Per www.Livemedia24.com Alessio Marini