E dopo essere entrato a far parte nel cast di “Un Posto al Sole”, la storica soap opera di Rai3, l’attore Samuele Cavallo ci racconta del suo nuovo progetto musicale, il singolo “Che fai?” uscito ieri sul canale Youtube, e di come è iniziata la sua carriera artistica.
La cover di “Come fai” il nuovo singolo di Samuele Cavallo.
Samuele, quando ha avuto inizio la tua carriera artistica?
Ho debuttato da giovanissimo in un film diretto da Sergio Rubini, nel 2005, “La terra” con un cast pazzesco : Fabrizio Bentivoglio, Claudia Gerini, Paolo Briguglia, Emilio Solfrizzi, Massimo Venturello. In teatro il primo grande spettacolo l’ho fatto nel 2008 insieme a Bianca Guaccero, diretto da Massimo Ranieri, con le musiche di Gianni Togni e le coreografie di Franco Miseria, “Poveri Ma belli”.
Sappiamo che hai da poco pubblicato un nuovo singolo: “Come fai?”. Raccontaci come nasce questa canzone.
È un brano che ho scritto insieme a Samuel Maestro e Peppe Polito, due giovani artisti del panorama musicale italiano. E’ un brano che nella sua forza strumentale e vocale racconta delle parole mai dette per via della ragione che prevale sull’istinto. Il videoclip ufficiale diretto da Yuri Pascale Langer mette al centro della scena un ring dove si scontrano due Samuele, uno rappresta l’istinto che viene messa K.O. dall’altro Samuele che rappresenta la ragione, che spesso cambia il destino degli eventi. Il pugilato rappresenta per me una bella metafora, in modo nudo e crudo mette in scena un vincitore e un vinto e non fa sconti a nessuno, un po’ come la vita.
Samuele Cavallo. L’attore della Soap Opera “Un Posto al Sole”, in onda tutte le sere su Rai3.
Come nasce la tua passione per la musica?
Nasce da quando ho iniziato a vedere in TV i pianisti che mettevano le mani sui tasti neri e bianchi del pianoforte. ho pensato che fossero dei prestigiatori. mi chiedevo come fosse possibile che loro pigiassero i tasti e al contempo venissero fuori melodie stupende. mi sono innamorato dell’estetica uditiva della musica, della bellezza delle canzoni, di quello che trasmettono le parole con una melodia, del ritmo, della differenza tra i generi e della direzione che ognuno di essi prende nella vita delle persone. Ho capito che la musica è qualcosa di cui, anche se sembra una cosa leggera, non si può fare a meno della vita, perché ognuno ha la sua colonna sonora nella storia della sua vita, qualcosa che muove l’elettrocardiogramma…senza di essa sono abbastanza sicuro che la nostra vita sarebbe molto più piatta.
Dal 2019 fai parte del cast della Soap,”Un Posto al Sole”. Come sei arrivato ad interpretare Samuel?
Ho fatto un provino. Ma è successa una cosa molto singolare, bizzarra, una sorta di segno del destino che ha il sapore di “ironia della sorte”; sembrava tutto scritto nella maniera in cui è scritto il mio personaggio. Insomma ero in Francia, mi invia una mail il mio agente, Cristiano Cucchini; in cui c’è scritto : “cercasi nuovo ruolo per UPAS, Samuel Cavallo( che è il mio vero nome e cognome), cantante e pianista, divertente, piacione con le donne…” Ho pensato fosse un suo scherzo. E invece era tutto vero. quando mi dissero che ero stato preso ho continuato a pensare che fosse uno scherzo, finché non ho fatto la prima prova costume agli studi Rai di Napoli e ho letto sulle scene che mi avevano inviato che il cognome era stato cambiato da Cavallo a Piccirillo.
Si è realizzato un sogno grandissimo!
Hai iniziato come attore anni fa nel film “La Terra”, di Sergio Rubini. Quanto ha contato, nel tuo percorso, questo incontro con il regista?
Per me è stato fondamentale. Abbiamo girato in Puglia , terra di origine di entrambi Un giorno eravamo in sala trucco insieme a Sergio, sul set. La notte precedente avevo girato la scena in cui lui, che interpretava mio padre, veniva ucciso. Mi fece tanti complimenti per come avevo lavorato; mi disse che aveva scelto bene ed era felice di questo e poi aggiunse ” Samuè, tu devi fa’ l’attore. Devi prendere la valigia e andare a Roma a studiare perché questa è la tua strada”. Andai da mia madre, la portai in una pizzeria e le dissi che a Settembre sarei partito. Le prese un colpo perché avevo 16 anni. Ma mi assecondò perché si è sempre fidata di me delle mie passioni. Tutto è cominciato da lì.