Il circo di Kiev incanta Padova
Domenica 24 aprile il Gran Teatro Geox di Padova è stato palcoscenico di un evento che oltre ad avere un alto livello artistico, ha emozionato ed incantato lo spettatore per il messaggio di pace che ha voluto dare.
Uno spettacolo in salita, prima gli acrobati, poi i giocolieri e i contorsionisti, hanno raccontato la storia di Alice che con il Cappellaio Matto e il BianConiglio vengono a scontrarsi con le Regine del Paese delle Meraviglie. Non mancano i personaggi pilastro della storia, La Regina di Cuori, la Dama Bianca, PincoPanco e PancoPinco, il Brucaliffo e lo Stregatto. Bambini stupiti dalle impetuose performance degli artisti, ma anche dai colori e dalle musiche delle scene. Uno spettacolo anche per i grandi che hanno potuto apprezzare i costumi e le scenografie. Alla fine un bel messaggio di pace che non ha nascosto l’orgoglio degli attori di essere ucraini.
Il Direttore artistico Oleksandr Sacharov
“La nostra tournée in Italia doveva finire il 13 marzo – ha raccontato qualche giorno fa il direttore artistico Oleksandr Sacharov – ma il 24 febbraio è iniziata la guerra. Speravamo finisse presto, ma ci siamo resi conto che non era così. Abbiamo deciso di provare a organizzare una nuova tournée, e molti teatri ci hanno aperto le porte”.
Il Circus-Theatre Elysium di Kiev grazie all’aiuto di una rete di solidarietà tra Istituzioni, Amministrazioni, aziende private e promoter, hanno potuto continuare la tournée italiana, ma la cosa ancora più importante, hanno permesso di far arrivare in Italia alcune delle famiglie degli artisti e dei tecnici. Per chi non ha potuto raggiungere il nostro paese il sostegno è arrivato comunque attraverso donazioni e aiuti arrivati grazie alle nuove date programmate. “Tutta Italia ci dà supporto, anche il pubblico, non solo gli organizzatori. – ha affermato con emozione Oleksandr Sacharov – “Perché se la gente non venisse lo spettacolo non lo potremmo fare”.
Oleksandr Sacharov chiude dicendo: “Il futuro resta incerto, speriamo che questa guerra finisca al più presto. Io non sono un militare, per ora preferisco lavorare qui e aiutare chi è in Ucraina in un altro modo. Ma se la guerra dovesse durare a lungo, vedremo. Potrei pensare di tornare e combattere.”
Foto per livephotomusic.it Alessio Marini
Un ringraziamento a ZedLive e Davverocomunicazione