Per Ana Mena, star delle hit estive, trovarsi in gara a Sanremo è un sogno che si realizza. «Seguo il Festival fin da piccola, volevo essere come Laura Pausini» racconta l’artista spagnola, che di recente ha inciso anche una cover di “Musica leggerissima” del duo Colapesce e Dimartino.
Ana Mena si sta affermando come una delle artiste più amate nella nuova scena pop e urban con un’importante allure internazionale grazie ai successi che sta ottenendo in America Latina, Francia e Italia, oltre che in Spagna. Ed è proprio nel suo paese d’origine che si è affermata non solo come cantante ma anche come attrice, prima recitando in programmi di successo sul piccolo schermo e poi conquistando anche il cinema dove ha debuttato con una parte nel film “La pelle che abito” di Pedro Almodóvar, insieme ad Antonio Banderas.
Sua madre da bambina le ha trasmesso “l’amore per il flamenco, mentre mio padre ha sempre ascoltato tanti vostri artisti, come Ricchi e Poveri, i Matia Bazar, Mina… con lui guardo da sempre il festival”,
“ne ho amato tantissime canzoni, come Canzone per te di Endrigo, La solitudine, fino a Musica leggerissima che ho da poco reinciso in spagnolo con il titolo Musica Ligera”.
Lo dice, nell’incontro in streaming, rispondendo in un ottimo italiano ai giornalisti, sorridente, garbata e piena di energia, a pochi giorni dal debutto in gara all’Ariston.
Un’avventura che si aggiunge al ritorno a un’altra sua passione, quella per la recitazione in una serie drama spagnola “che arriverà presto su Netflix, intitolata ‘Bienvenidos a Edén’ – anticipa l’artista, che sta preparando il suo primo album in italiano -. Amerei tanto anche recitare in un fiction italiana”.
Per lei, che ha già ottenuto 36 dischi di platino, 2 dischi d’oro e oltre 5 milioni e mezzo di ascoltatori mensili su Spotify, un po’ d’ansia per Sanremo non manca: “Non vedo l’ora di cantare su quel palco, la grande paura che ho è di emozionarmi prima dell’esibizione… Sono soprattutto molto felice e grata”. A qualche polemica nata per il fatto che è stata selezionata un’artista non italiana (in realtà era già accaduto più volte in passato, ndr), Ana Mena reagisce con serenità:
“So che se ne è parlato e lo capisco, ma io affronto Sanremo cercando di rendere omaggio con grande umiltà e rispetto alla musica italiana, che adoro e che mi ha reso l’artista che sono”. Al festival vuole portare la sua “personalità e anima, con una canzone che penso entri subito in testa, regalando una carica energica speciale”.
Ana Mena è pronta a calcare il palco del Festival di Sanremo 2022, condotto per l’ultima volta da Amadeus. Duecentomila ore promette di far ballare i più giovani, diffondendosi tra radio e web dopo la presentazione durante la celebre kermesse.
La sua canzone in gara è “Duecentomila ore”. Scritta da Rocco Hunt, Federica Abbate e Zef, che l’ha pure prodotta, «ha un ritornello che entra in testa e non esce più» dice. E sarà inclusa nel suo secondo album, che conterrà metà dei brani in italiano.
DUECENTOMILA ORE, TESTO, – ANA MENA
Sola io ti aspetterò
A cena da sola
In mezzo al fumo di mille parole
Di canzoni che non hanno età
Sulla pelle il tuo sapore
Non si muove
Siamo bravi a continuare
A farci male
lo che non cercavo un ragazzo di strada
Poi mi hai distratta
Vendendomi un’altra bugia
Quando la notte arriva
M’ama non m’ama un fiore
America Latina
Un Cuba libre amore
Quando la notte arriva
Duecentomila ore
Amarsi un’ora prima
E dopo lasciarsi andar
È un’altra sera
Che se n’è andata
È questa attesa
Che è disperata
È l’aria fredda
Di una giornata
Così di fretta
Dimenticata
Quando la notte arriva
M’ama non m’ama un fiore
America Latina
Un Cuba libre amore
Quando la notte arriva
Duecentomila ore
Amarsi un’ora prima
E dopo lasciarsi andar
Quando la notte arriva
Duecentomila ore
Amarsi un’ora prima
E dopo lasciarsi andar