Ritroviamo il cantautore Antonio Maggio impegnato nella presentazione del suo ultimo singolo, “Serenata d’oltreoceano”.

Un singolo, “Serenata d’oltreoceano”, che vede Alessandro Quarta e il suo violino al fianco di Antonio Maggio.

C’è tanto di Antonio Maggio in questa nostra intervista, del suo vissuto, della musica che tanto ama.

Ti ringraziamo per aver nuovamente accolto l’invito di LiveMedia24, Antonio, come procede il tuo vissuto?

Sto molto bene, grazie! Si parla tanto di questo disco, da quando è stato pubblicato. Non potrei chiedere di meglio! Sono anche alle prese con nuova musica e sono felice di ciò.

“Serenata d’oltreoceano” si avvale della collaborazione di Alessandro Quarta e del suo amato violino. Come ha avuto inizio il tutto?

Il tutto ha preso vita da una profonda amicizia che mi lega ad Alessandro, anche lui salentino. Sono stati tanti i pareri che ci siamo scambiati negli anni, a livello musicale. È stato proprio Alessandro a scegliere di collaborare in “Serenata d’oltreoceano”. Personalmente ero più propenso ad avere la sua presenza in “Quanto sei bella Lecce”. Alessandro ha amato sin dal primo ascolto questo pezzo e non ho saputo dirgli di no.

Un sentimento caratterizzato da una distanza quasi incolmabile in “Serenata d’oltreoceano”. Un testo che parla d’amore, di buone sensazioni. Cosa puoi dirci a riguardo?

Due amanti che si trovano ai poli opposti dell’oceano, si, con un mare complice, capace di trasportare la musica dall’altra parte. Tale pezzo racchiude molti significati. Una lettura differente, se vogliamo, potrebbe parlare della drammaticità dei nostri tempi, una speranza, un punto di arrivo.

Hai avuto modo di calcare il palco del Festival di Sanremo, in alcune occasioni passate. Torneresti volentieri in gara?

Certamente! Ho vissuto due esperienza fantastiche, all’epoca. La vittoria tra i giovani è stata fondamentale per ottenere la visibilità che ho ora. La seconda, invece, è stata importante per lanciare un messaggio legato alla difesa verso le donne, grazie anche a Gessica Notaro. Radici ben fondate quelle che mi legano all’Ariston, dovute anche all’essere stato corista per gli Oscar della Televisione Italiana.

La musica è da sempre parte del tuo vissuto. Quale messaggio senti di lasciare a tutti coloro che ti leggeranno?

L’amore è da sempre un tema cardine per chi scrive canzoni. Fondamentale è anche ciò che si racconta. Ho sentito anche l’esigenza di dare spunto di riflessione per parlare di altro, come i temi sociali. Mi piacerebbe parlare anche della salvaguardia dell’ambiente, aspetto non da poco.

Alessia Giallonardo per LiveMedia24