Beppe Carletti: vi parlo di “Sarà per sempre”

Beppe Carletti, da sempre leader e fondatore dei Nomadi, ci presenta il suo ultimo lavoro, “Sarà per sempre”.

Un album di composizioni strumentali che racchiude in sé colonne sonore rivisitate da Carletti e pezzi da lui realizzati. Un lavoro unico nel suo genere, “Sarà per sempre”, di cui Beppe Carletti si definisce soddisfatto, appagato. Un viaggio, quello compiuto con questo lavoro, iniziato durante la pandemia, in isolamento forzato.

Un vero e proprio tuffo nei ricordi, quello compiuto in questa intervista da Beppe Carletti, in cui si parlerà anche dei colleghi che sono venuti a mancare. Augusto e Dante, ad ogni modo, continuano ad esserci, nella vita dei Nomadi, attraverso le loro canzoni, i loro ricordi più felici.

Ben ritrovato su LiveMedia24, Beppe, come procede in questo periodo?

Siamo felicissimi di questa ripresa, di avere il pubblico dalla nostra parte, come accadeva anche in precedenza. Non siamo di certo i Vasco Rossi della situazione, ma siamo felici di poter accogliere, durante i nostri live, tutti coloro che hanno voglia di divertirsi, di gioire di questa ritrovata armonia insieme a noi.

Parliamo del tuo nuovo lavoro discografico, “Sarà per sempre” e di cosa ti ha spinto a realizzarlo? 

Ha avuto vita durante il lockdown. Precedentemente avevo realizzato dei brani per dei corti e, di lì a poco, mi sono ritrovato con dei pezzi in più tra le mani. Ho così pensato di ricavarne un album, molto semplicemente. Sto raccogliendo sempre più consensi e non posso che esserne soddisfatto.

Parliamo appunto del periodo pandemico vissuto e di cosa ti ha lasciato addosso, oggi? 

Sono dell’idea di dover vivere ogni giorno come se fosse sempre l’ultimo. Potrebbe sembrare brutto doversi esprimere in questo modo, ma è ciò che mi ha trasmesso questa situazione.

Il nuovo progetto da solita di Beppe Carletti, “Sarà per sempre”.

Un nuovo progetto da solista, dopo anni, “Sarà per sempre”. Cosa puoi dirci a riguardo?

Ho voluto realizzare questo cd per imprimere ciò che ne rimaneva di alcune colonne sonore. Una specie di desiderio realizzato, anche se talvolta si pensa di non averne più. L’emozione nel presentarlo, nel portarlo avanti, è tanta ma è giusto così. Il solo presentarlo a voi giornalisti e al pubblico mi rende felice, realmente appagato.

Parliamo ora dei Nomadi, di questo gruppo che a breve compirà sessant’anni e di cui, insieme ad Augusto, ne sei stato fondatore e leader? 

I Nomadi, da sempre, si sono presentati come un bel progetto, un percorso lungo e sempre ben canalizzato. Augusto si, fin quando c’è stato, mi ha fatto da spalla, senza litigare mai, senza calpestarci i piedi. Una persona adorabile, fraterna, con cui rivivrei ogni cosa fatta insieme. Abbiamo attraversato l’Italia intera, regalando sorrisi al pubblico, senza fermarci mai, trattando tematiche importanti. L’intenzione, ad oggi, è ancora quella di non mollare, di continuare a perseguire una strada corretta, lineare con ciò che siamo sempre stati.

Nuovamente in tour, dallo scorso marzo, con molti sold out realizzati. Quali sensazioni sono legate a questa ripartenza? 

Il pubblico continua a sostenerci, a regalarci sempre nuove emozioni, e non possiamo che ringraziarli per questo. Attendiamo nuovi sviluppi, sperando che il successo dei Nomadi possa continuare, come da sessant’anni a questa parte, senza lasciare nessuno indietro.

Alessia Giallonardo per LiveMedia24

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