Incontriamo Colombo, giovane artista bresciano, che ci regala un Ep basato sulle poesie di Emily Dickinson, “Where Children Strove”.
L’idea di Colombo, per questo suo Ep, è stata quella di valorizzare il passato per poterlo vivere nel presente. Tutto ciò è, appunto, racchiuso in “Where Children Strove”.
Vi lasciamo a questa intervista di Colombo, al racconto del suo “Where Children Strove”, e molto di più.
Ti ringraziamo per aver accolto l’invito di LiveMedia24, Colombo, come stai?
Grazie a voi per l’invito! Sto bene, al momento mi sto preparando a riprendere la vita “reale”, dopo il periodo natalizio.
Parlaci di come ha avuto inizio il tuo amore per la musica, per il canto?
Ho iniziato a suonare il pianoforte a soli sette anni. Passione che, da ragazza, aveva anche mia madre. L’ispirazione deve essere venuta da lì. Mi è sempre piaciuto anche cantare, ma ho cominciato ad approfondire quell’aspetto più avanti, verso i sedici anni. Per tutti questi anni ho portato avanti entrambe le passioni cercando anche un modo per conciliarle.
Un nuovo Ep all’attivo basato sulle poesie di Emily Dickinson, “Where Children Strove”. Come ha preso vita questo progetto?
È stata una cosa abbastanza casuale, non programmata. Leggendo alcune poesie di Emily Dickinson ho subito pensato che sarebbe stato bello provare a cantarle. Si tratta di canzoni che hanno un sound estremamente musicale. Ho provato a comporre dei brani che mettessero insieme le mie radici classiche, come Chopin e Ravel, con elementi pop ed elettronici. Così arriviamo a questo EP di quattro brani, “Where Children Strove”.
Quale riscontro ti aspetti di ricevere da parte del pubblico?
Chiaramente non è un progetto che ambisce ad avere un riscontro di massa, che punta alla radio o a migliaia di ascolti su Spotify. Spero, però, di raggiungere una parte di ascoltatori appassionati che si sentano vicini alla mia sensibilità.
Chi è Colombo e cosa vuoi trasmettere attraverso la tua musica?
Sono il frutto di una combinazione di studi classici, jazz e ascolti pop ed elettronici. Mi piacerebbe riuscire a sfruttare l’eredità del passato e valorizzarla nel contesto contemporaneo.
Con quali artisti ti piacerebbe poter duettare in futuro?
Non sono per i feat di convenienza. Mi piacerebbe duettare con artisti, anche emergenti come me, che siano vicini alla mia sensibilità e al mio mondo musicale.
Se guardi al futuro cosa ti auguri di poter concretizzare?
Mi auguro di continuare a fare musica in modo totalmente libero e sincero e di riuscire a farla arrivare alle persone.
Alessia Giallonardo per LiveMedia24