Un inno in favore delle donne, quello che ci presenta Elejola con la sua “Volevi solo una Barbie”, in questo brano realizzato insieme a Miriam Ayaba.
Un’intervista vera, precisa, sul concetto di donna che ha Elejola, nella sua “Volevi solo una Barbie”.
Vi lasciamo alle parole della giovane Elejola e al suo modo di intendere la vita, la musica.
Ti ringraziamo per aver accolto l’invito di LiveMedia24, Elejola come stai?
Ciao a tutti, è un piacere per me! Sto molto bene. Fortunatamente sto passando giornate davvero ricche di positività e, al contempo, raccolgo grandi soddisfazioni.
“Volevi solo una Barbie” è il titolo del tuo ultimo singolo. Come ha preso vita questa canzone e cosa ti ha portato ad affrontare temi importanti come i preconcetti legati alle donne?
“Volevi solo una Barbie” nasce da un’esigenza comune tra me e la mia co-autrice, Miriam Ayaba. Volevamo scardinare, appunto, questi stereotipi che ancora oggi vengono addossati alle donne. Il brano racconta tutto con un pizzico di ironia ma, di fondo, il messaggio è chiaro e nasce dalla volontà di abbattere una forma di violenza di cui si parla ancora troppo poco: la violenza psicologica.
Cosa ti auguri che possa accadere in futuro a favore di tutte noi donne?
Ciò che mi auguro è un maggiore equilibrio e rispetto, anche tra donne stesse. Siamo Donne, forti della nostra sensibilità, e le nostre idee hanno valore, la nostra VOCE ha valore.
Come ha avuto origine il tuo amore per il canto e che ricordo hai dei tuoi esordi?
La passione per il canto e la musica mi accompagnano da tutta la vita. Ho avuto la fortuna di avere un grande appoggio dalla mia famiglia, sin dall’infanzia, e dunque ho potuto da subito iniziare a perfezionarmi con grandi professionisti del settore.
Quali artisti hanno guidato il tuo percorso artistico?
Sono cresciuta con i dischi di Laura Pausini, una delle artiste preferite di mamma, e con la musica funky-dance, da James Brown a tutte le pop-star degli anni ’80.
Cantautrice e, al contempo, vocal coach. Cosa puoi dirci a riguardo?
Poter fare da tutor e accompagnare il percorso di altri artisti agli esordi è per me una fortuna, oltre che un onore enorme. L’impegno e la costanza alla fine ripagano sempre, e così mi son trovata sin da giovanissima ad avere l’opportunità di trasferire la mia esperienza a dei ragazzi che condividono la mia stessa passione. Ogni loro
traguardo è un mio traguardo e non c’è nulla che mi dia più soddisfazione dei miei allievi.
Hai preso parte a programmi come: “Ieri, Oggi…Domani”, “The Coach 4”, “Il Cantagiro” e non solo. Che ricordo hai di quelle esperienze e della partecipazione ad Area Sanremo?
Sono tutte esperienze meravigliose che porterò per sempre con me. Hanno rappresentato non solo una crescita musicale, ma anche dal punto di vista umano. Questi percorsi mi hanno permesso di interfacciarmi con grandi professionisti e allo stesso tempo di conoscere molti emergenti come me. In questi contesti, fortunatamente, ha sempre dominato la musica. Zero invidie, zero cattiverie, ma solo sostegno reciproco. In particolare, accedere alla finale di Area Sanremo al Casinò di Sanremo, è stato incredibile.
Chi è Elejola nella vita di tutti i giorni?
Nella vita di tutti i giorni sono Elena, una ragazza di 23 anni, innamorata della musica e del suo lavoro. Sono testarda, ambiziosa e ammetto, anche un po’ lunatica. Mi hanno sempre detto “con questo carattere non troverai nessuno”. La verità è che il mio carattere è la mia forza in un ambiente in cui le porte in faccia sono all’ordine del giorno.
Cosa ti auguri di poter realizzare in futuro?
Attualmente il mio sogno più grande è quello di fare davvero la differenza come vocal coach, ragione per cui continuo a studiare e ad aggiornarmi. Un domani vorrei avere la possibilità e la capacità di aprire una mia scuola di musica.
Possiamo aspettarci un Ep a breve?
Non so se ci sarà un vero e proprio Ep, ma sicuramente aspettatevi molta nuova musica nei prossimi mesi. “Volevi Solo Una Barbie” è il primo di una lunga serie!
Alessia Giallonardo per LiveMedia24