Gabbani in Arena, più forte della pioggia

Fino all’ultimo, la pioggia ha rischiato di “partecipare” anch’essa alla festa di Francesco Gabbani all’Arena di Verona, poi il sole che fa da capolino e lo spettacolo che può davvero iniziare. Poco meno di 6000 i presenti nell’anfiteatro scaligero, praticamente un sold-out per il vincitore del 2017 del festival di Sanremo con Occidentali’s Karma.

D’impatto il palco, con un doppio maxi-schermo ovale; l’inizio del concerto è un inno pacifista con la proiezione sullo stesso, di inni e slogan alla pace.

Gabbani sale sul palco con la sua chitarra e partono le prime note di “Bomba Pacifista” seguita da “Amen” e “Pachidermi e Pappagalli”. Parla poco Francesco, lascia che sia la musica a rivestire i panni di protagonista nell’Arena che pian piano, sta anch’essa tornando alla normalità.

Gabbani alterna tracce più introspettive e profonde alle più conosciute ballate; è davvero difficile star seduti sulle sedie. Francesco scende spesso tra il suo pubblico, lo vorrebbe toccare, abbracciare, ma purtroppo le normative sanitarie in vigore non lo permettono.

Toccante il momento in cui Gabbani dedica a Tommaso e Michele (i due bambini tragicamente morti sui lessini) un brano.

Nel suo unico appuntamento di questa estate 2021 Gabbani spazia a 360°, una serata che in molti ricorderanno, lui stesso per primo, visto che ha promesso ai suoi fans di tornare in Arena con il nuovo tour che seguirà al nuovo album, a cui l’artista sta già lavorando.

Roberto Tommasini per LiveMedia24 

Foto: Roberto Tommasini/LivePhotoMusic

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