Il 5 marzo 2023 Lucio Battisti avrebbe compiuto 80 anni: uno degli artisti “più popolare d’Italia e al tempo stesso il meno conosciuto”, cosi come lo definisce Ernesto Assante, che al cantautore ha dedicato una speciale biografia, intitolata semplicemente “Lucio Battisti”.
Il libro, edito da Mondadori, consta di 336 pagine in cui Assante, storica firma di La Repubblica e al tempo stesso uno dei più importanti critici musicali italiani, ha voluto raccontare il geniale cantautore di “Emozioni”.
“Lucio Battisti è l’artista più popolare d’Italia e al tempo stesso il meno conosciuto, un personaggio che ha coltivato una sana antipatia verso la stampa e i media che non lo capivano: quando è apparso sulla scena, per esempio al Festival di Sanremo, lo accusavano di cantare male e perfino di avere i capelli troppo lunghi perché all’epoca la musica pop veniva seguita da giornalisti che si occupavano di costume, non di musica. E anche certi giudizi sui suoi ultimi dischi oggi andrebbero rivisti perché in fondo il suo approccio rivoluzionario non è mai cambiato”.
Lucio Battisti: biografia di Ernesto Assante
Il volume dedicato a Lucio Battisti è stato realizzato come un racconto che svela tutti quegli elementi che contribuiscono a rendere affascinante la biografia di un genio.
Un vero e proprio lavoro fatto su dati biografici e sui dischi che ha portato Ernesto Assante a parlare con i musicisti cresciuti con lui per poter poter ricostruire al meglio la sua vita artistica. Alla fine ciò che ne risulta è “una vera e propria scena musicale, secondo la migliore tradizione del rock. Il fatto è che, e probabilmente da qui nascevano le sue incomprensioni con i media, i suoi punti di riferimento erano l’Inghilterra e gli Usa, musicalmente parlando aveva una visione diversa, all’opposto delle canzonette quando era agli inizi ma lontanissima anche da quella dei cantautori. Era uno sperimentatore e da questo punto di vista non è mai cambiato, da ‘Don Giovanni’ in poi ha continuato la sua ricerca attraverso l’elettronica” ha dichiarato Assante.
Il più grande problema che incontra chi vuole la vita di Battisti, secondo lo stesso Assante, è dato dato dalla quasi totale assenza di informazioni dalla fine degli anni ’70, quando Lucio ha scelto di non parlare più pubblicamente isolandosi sempre di più.
“Il libro ha una prima parte biografica e una seconda basata essenzialmente sui dischi. Anche i suoi migliori amici come Adriano Pappalardo o Pietruccio Montalbetti proteggono la sua privacy, raccontano aneddoti ma alla fine parlano più di loro stessi che di quella parte di vita che il loro amico desiderava rimasse riservata”.
L’entusiasmo di Mogol
A dare manforte a questo progetto anche lo stesso Mogol, che ha definito il libro “preciso e scritto con grande professionalità”.
Un commento molto gradito dall’autore della biografia, che in un’intervista all’Ansa ha dichiarato che considera la il complimento dello storico autore di Battisti un “grande complimento soprattutto considerando il fatto che di libri su Battisti ne esistono pochi”.
Silvia Colombo per LiveMedia24