Un nuovo singolo per Marco Ligabue, “Il vento dell’estate”, dopo “Anima in fiamme”, in cui si parla della sua passione per la squadra del Toro.
Un artista che deve i suoi inizi alla sua famiglia, da sempre appassionati di musica tanto da aprire una balera nei luoghi in cui sono cresciuti.
Vi lasciamo a Marco Ligabue, al racconto della sua musica, al libro realizzato “Salutami tuo fratello”.
Ti ringraziamo per aver accolto il nostro invito, Marco. Come procede il tuo vissuto?
Procede davvero bene, grazie!
Un singolo realizzato qualche mese fa, “Anima in fiamme”, parla del tuo amato Torino, la squadra che da sempre sostieni. Come ha preso forma questo brano?
“Anima in fiamme” è una riflessione sul mondo di oggi, su quanto sia cupo, apatico, caratterizzato da difficoltà sempre diverse e pandemie. Mi è venuto naturale pensare a quanto tutte queste situazioni non debbano spegnere le nostre passioni, come l’amore per una squadra di calcio, ad esempio.
Quando ha avuto inizio questa tua passione per la musica?
I miei genitori, intorno agli anni settanta, fondarono una delle più importanti balere nella nostra zona. È lì che siamo cresciuti io e Luciano, a pane e musica. Il palco ci ha sempre affascinato, trasportato in un mondo di chitarre e voglia di palco, di live…
“Salutami tuo fratello”, il libro da te realizzato edito da Pendragon, parla del ruolo di fratello di…
Questo libro è nato durante il periodo pandemico. Ho pensato di voler mettere nero su bianco alcune cose che mi stavano a cuore, intitolandolo con una frase che in molti mi ripetevano, “Salutami tuo fratello”. Ha riscosso molto successo e mi ha permesso di scoprire un nuovo modo di comunicare…
“Toc toc ecologico” segue il singolo “Anima in fiamme”. Cosa ti ha portato a realizzare questo brano?
Questo brano nasce per smuovere le coscienze altrui, come la mia in primis, per affrontare un tema non poco importante, attualissimo. Mi piacerebbe che le persone stessero un po’ più su questa emergenza climatica e che diventasse centrale anche nelle nostre prossime scelte. È l’unione delle cose, d’altronde, a fare da sempre la differenza.
Parliamo del tuo ultimo singolo, “Il vento dell’estate”. Cosa puoi dirci a riguardo?
Legami e appartenenze di anni ci tengono ancorati ad un luogo, a un ricordo. Il dubbio è nel partire oppure nel restare, consapevoli che soltanto in radici profonde si può pensare di trovare la forza per saper puntare in alto.
Tante le date che ti vedono protagonista questa estate. Come procede questa tournée?
Sta andando molto bene! Gli eventi dal vivo mi mancavano e saranno tante le date che ci vedranno ancora sul palco, per tutta l’estate.
Alessia Giallonardo per LiveMedia24