Un nuovo progetto per Mario Venuti, “Tra la carne e il cielo”, un album ricco di nuove sonorità, di musiche accattivanti e soul.
Un’anima capace di sapersi plasmare in varie forme, l’artista che ospitiamo, ed è proprio ciò che è avvenuto con il disco “Tra la carne e il cielo”.
Vi lasciamo a questa nostra intervista al cantante Mario Venuti, al suo racconto di “Tra la carne e il cielo”, alla sua musica…
Ti ringraziamo per aver accolto l’invito di LiveMedia24, Mario. Parliamo di “Tra la carne e il cielo”, il tuo ultimo album, del modo in cui ha preso forma. Cosa puoi dirci a riguardo?
Un filo conduttore, le canzoni presenti in questo disco, ed una scelta obbligata il titolo che ho deciso di dargli. “Tra la carne e il cielo”, alla fine dei conti, c’è la vita, niente di più bello! Non vedo l’ora di potermi dedicare alla tournée, portando in giro l’anima soul che è racchiusa in questo disco.
Quanto è presente il tuo essere nelle canzoni che accompagnano il tuo vissuto?
Non sono tanto dell’idea di rappresentare me stesso nelle mie canzoni. Preferisco indossare delle maschere, fingere di poter essere anche altro. In questo sono molto vicino a Pirandello, al suo pensiero.
Hai da poco preso parte al Caltagirone Short FilmFest con un documentario diretto da Daniele Gangemi, “Qualcosa brucia ancora”. Un ‘racconto’ che ci parla della tua vita, di una carriera importante, intensa…
Potrebbe diventare una possibile biografia un domani, chissà! Ho parlato tanto in quel corto, ho raccontato ben quarant’anni di musica, di carriera, di delusioni… le porte in faccia sono state tante, ma alla fine sono arrivato alla meta. La gioia nel cantare è ancora tanta, oggi, e spero di ritrovare il mio pubblico in tour. Saremo in giro fino al 2025, con grande gioia…
Alessia Giallonardo per LiveMedia24