Incontriamo Michele Pecora, noto cantante, in occasione dell’uscita dell’ultimo singolo di SindroME, a cui ha prestato la sua collaborazione.
Un incontro, quello vissuto con l’artista, davvero piacevole, intriso di ricordi, come quelli legati alla sua famosa canzone, “Era lei”, sino a parlare della situazione legata al lockdown.
Ti ringraziamo della disponibilità, Michele. Come stai?
Fortunatamente bene! Sto ultimando il mio ultimo album e sono in fase di ripresa con i live, dopo l’interruzione legata al Covid-19. Ci auguriamo di riprendere senza alcun fermo ulteriore. Abbiamo vissuto un periodo di smarrimento, di timore, ma serve restare sereni e sperare che tutto passi.
Chi è oggi Michele Pecora?
Sono ciò che volevo essere, autore, cantante e musicista. Non desideravo altro! Sono felice di tutto ciò che ho vissuto, anche dei periodi meno felici. Tutto serve a rafforzare la propria autostima, il proprio percorso. Ricordo con piacere, tra l’altro, l’esperienza vissuta nel programma “Ora o mai più”, qualche anno fa. Un contenitore giusto, che lancia un messaggio positivo, che offre una reale occasione di ripresa, se sfruttata bene, nel migliore dei modi.
Se parliamo di nuove generazioni, che opinione hai a riguardo?
Credo nei giovani, che sono il nostro futuro. Hanno uno sguardo che è al passo con i tempi, con l’attuale vissuto e le sue incombenze. Sono diretti, forti ed interessanti.
Recentemente, appunto, hai collaborato al brano della giovane, SindroME, “In tempo da te”?
SindroME ha del talento ed una voce abile nel plasmarsi. Ritengo un vero piacere aver avuto la possibilità di collaborare al suo brano, insieme a Davide Napoleone, anch’esso giovane e bravo.
“Era lei”, anni fa, decretò il tuo successo. Cosa ricordi di quel periodo?
Ne conservo un bellissimo ricordo! Ero giovane, inesperto, ma quel periodo mi è servito per concretizzare tante cose, aprendomi tante porte, permettendomi di capire quale fosse la strada reale da seguire.
Alessia Giallonardo per LiveMedia24