LiveMedia24 accoglie Simone Romano che ci parla del suo primo EP, “Fuori di me”, vincitore del Cantagiro, nel 2019.
“Fuori di me”, di Simone Romano, raccoglie in sé varie sfumature della sua vita, qualcosa di intenso.
Vi lasciamo all’intervista a Simone Romano, alla sua musica, al suo EP, “Fuori di me”..
Ti ringraziamo per aver accolto l’invito di LiveMedia24, Simone, parlaci di “Fuori di me”, il tuo primo EP, di come ha preso vita?
È stato un bel percorso. Le canzoni non sono state scritte con l’idea di creare un EP ma una volta avuto tutto il repertorio in mano abbiamo pensato che metterle insieme fosse la
scelta giusta.
Tante le sfumature presenti in “Fuori di me”, così come vi è tanto di te, del tuo essere artista: Ansie d’amore, voglia di rivalsa e non solo. Cosa puoi dirci a riguardo?
All’interno del disco ho voluto inserire varie sfumature della mia vita. Il mio scopo nel discoe nella vita rimane sempre quello di essere vero e autentico perché solo così posso essere capito davvero dai miei ascoltatori.
Quale brano parla maggiormente di te?
Sono affezionato a tutti, ma penso che quello che mi rappresenta di più è Dante. Tutti siamo stati come Dante almeno una volta nella vita e quella canzone ha dentro tanti pezzi della mia anima.
Chi è Simone Romano e come si è sviluppata questa tua passione per la musica?
Simone è un giovane ragazzo che ha iniziato a fare musica perché aveva bisogno di trovare un punto di sfogo. Da un semplice hobby la musica poi è diventata il mio obiettivo nella vita.
Quali artisti hanno guidato il tuo percorso artistico?
Ascolto e rubo tanto, ma primi fa tutti ci sono Marco Mengoni e Ed Sheeran. Loro due mi hanno ispirato maggiormente e mi hanno fatto aprire gli occhi su come io avevo intenzione di fare musica.
Nel 2019 sei risultato vincitore del “Cantagiro”. Che ricordo hai di quella esperienza?
Sicuramente un ricordo bellissimo. Il Cantagiro rimane uno dei concorsi Nazionali più
importanti e con una storia infinita. Ho trovato una casa bellissima, delle persone che mi hanno accolto a braccia aperte. Ma la cosa ancora più bella è che nonostante siano passati anni ho contatti con tutti e collaboro anche con alcuni di loro.
Hai preso anche parte, successivamente, al musical “Actor Dei”. Cos’hai provato nel poter calcare diversi palchi e nel poter vivere il contatto con il pubblico?
Actor Dei è stata un’esperienza unica nel suo genere, amo cantare sul palco come solista, ma amo anche fare musical e teatro. Questo musical è stata la mia prima esperienza teatrale da professionista, e per questo sono grato a Paolo Li Rosi e Attilio Fontana.
Il palco è e sarà sempre la mia casa in qualsiasi sua forma e l’applauso del pubblico è il motivo per cui continuo a fare ciò che faccio.
Cosa puoi anticiparci sul tuo futuro artistico?
Stiamo lavorando e costruendo un live tutto mio, quindi preparatevi alla stagione estiva!
Alessia Giallonardo per LiveMedia24