Da sempre parte della storia della nostra musica italiana, i Collage, incontriamo Tore Fazzi, il leader. L’occasione è legata alla pubblicazione del loro ultimo singolo, “Rinasco”.
Rinasco parla di una rinascita in musica, di affrontare temi diversi dall’amore, sempre per amore della musica.
Rinasco e tanto altro in questa nostra intervista con Tore Fazzi per parlare dei sempre amati Collage.
Ti ringraziamo per aver accolto il nostro invito, Tore. I Collage sono parte integrante della nostra musica. Che ricordo hai degli inizi riguardanti il vostro percorso?
Amavamo cantare per il coro della chiesa, per poi riunirci, subito dopo quell’impegno, per suonare insieme. Era bello poter suonare le canzoni dei nostri idoli.
Tore, pensi sia cambiato molto il modo di fare musica negli ultimi tempi?
Il modo di fare musica non è cambiato. A cambiare, piuttosto, sono gli strumenti che abbiamo a disposizione. La tecnologia ci ha regalato qualcosa in più, senza alcun dubbio. Con le tastiere, oggi, si può fare tanto di più. Un tempo, inoltre, si scriveva con il cuore e nulla più, diversamente accade oggi. Ci si avvale molto della tecnologia, in particolar modo.
“Rinasco”, il vostro ultimo singolo, parla, appunto, di una rinascita personale e non solo. Il brano parla di avere ancora voglia di fare, di dimostrare. Come ha preso forma?
Rinasco è tutto ciò che siamo riusciti a comporre, a realizzare, nell’ultimo decennio. Mi ero però reso conto che mancava ancora qualcosa. Abbiamo parlato spesso d’amore ed avevo bisogno di parlare di qualcosa di diverso, di allegro. Ho, quindi, pensato ad un augurio, a parlare di rinascita, e così è stato. I miei autori sono stati abilissimi nell’aiutarmi, nel supportarmi.
Negli ultimi tempi pensi sia cambiata la vostra voglia di fare musica o tutto è rimasto come allora?
Nulla è cambiato! Siamo ancora ben ancorati alla musica che ci piace fare. A renderci sempre più linfa, inoltre, il continuo contatto con il pubblico. Ad ogni modo, se è avvenuto un cambiamento, deve essere accaduto ai tempi, senza che ce ne accorgessimo. Sento comunque di essere molto fortunato perché svolgo un lavoro che amo, che mi diverte. La mia strada è legata alla musica e questo mi basta.
Alessia Giallonardo per LiveMedia24