Da oggi, 18 dicembre, in radio è possibile ascoltare “Uomo di varie età”, il nuovo singolo di Claudio Baglioni. Quello di oggi è il terzo singolo in uscita; dopo “Gli anni più belli” e “Io non sono lì”, estratto dal nuovo album, “In questa storia che è la mia”; pubblicato lo scorso 4 dicembre. In sole due settimane dall’uscita, il nuovo album di inediti ha raggiunto le 45.000 copie vendute.
Claudio Baglioni (Foto: Alessandro Dobici)
«Sembra un gioco di parole e; invece, è la verità – commenta CLAUDIO BAGLIONI in merito al brano “Uomo di varie età” – Sono un uomo di varie età; almeno nel doppio senso essenziale che questa definizione contiene: le stagioni della vita, innanzitutto – l’infanzia con la folgorazione della musica; l’adolescenza, passata a rincorrere il sogno di fare di quell’arte la mia vita; gioventù e maturità, a vivere consensi e successi inimmaginabili e infinitamente al di là di qualunque aspettativa – ma anche le varie stagioni musicali; tutte profondamente diverse tra loro, vissute e create in questi cinquant’anni di dischi e concerti.
“Uomo di varie età” è tutto questo. Un brano che non è solo la mia storia personale di uomo e artista fatta canzone; ma che è anche il sistema linfatico nel quale scorrono energie, vibrazioni, pensieri, desideri e sogni di questo album-racconto, che ha la struttura di un’Opera breve; e del quale questa rock-ballad incarna il tema melodico principale.
Un tema che viene annunciato in quella sorta di ‘ouverture’ che ho chiamato “capostoria”; che riemerge tra un brano e l’altro, in quattro interludi, pianoforte e voce (“1. non so com’è cominciata”, “2. al pianoforte ogni giorno”, “3. e firmo in fede un contratto”, “4. adesso è strano pensare”) e che – dopo la rock-ballad intitolata, appunto, “Uomo di varie età” – ritorna, un’ultima volta nella “coda” (“finestoria”) guidata dalla chitarra acustica, a chiudere il cerchio di alcuni tra gli istanti, gli accadimenti e gli incontri più intensi che mi hanno accompagnato “In questa storia che è la mia”».
Claudio Baglioni (Foto: Alessandro Dobici)
Nel nuovo album, “In questa storia che è la mia”, sono racchiusi 14 brani, 1 ouverture, 4 interludi piano e voce, 1 finale: un “concept” che disegna la parabola dell’amore, sia personale che universale, portando a riflettere sul modo nel quale questa forza straordinaria che tutti viviamo senza conoscerla mai veramente, travolga le nostre esistenze, rendendole esperienze uniche e sempre degne di essere vissute. Una vita in quattordici storie che le passano attraverso.
«Un album ideato e composto come una volta – racconta CLAUDIO BAGLIONI – Vero, sincero, fatto a mano e interamente suonato. È un progetto al quale ho dedicato tutto me stesso, a partire dalla scrittura, strutturata come non accadeva da tempo, su linee melodiche e processi armonici che la musica popolare, sembra offrire sempre meno. Le sonorità sono tutte vere – nel senso di “acustiche” – basso, batteria, pianoforte, chitarre, archi, fiati, voce e cori – e il ricorso all’elettronica è stato dedicato, esclusivamente, alla cura degli effetti suono e delle atmosfere. Ne sono venuti fuori quattordici pezzi suonati dalla prima all’ultima nota; da un gruppo di musicisti straordinari; che fanno quello che ci si aspetta da loro: suonare con tutta la creatività, l’invenzione, l’energia e la passione – in una parola: la musicalità – che hanno dentro».