Abbiamo il piacere di ospitare i Wakeupcall, una band romana che vanta importanti collaborazioni, come quella con Beau Hill.
Amanti del canto inglese, da alcuni anni hanno deciso di tornare in patria per dedicarsi al pubblico italiano, scegliendo di cantare alla medesima maniera, con la loro “Verso Casa”.
Il singolo, “Verso Casa”, come dicevamo, preannuncia il loro ritorno in musica. I Wakeupcall sapranno regalarci tanto, nell’ascoltarli.
Vi lasciamo all’intervista dei Wakeupcall, alla loro musica, “Verso Casa”.
Vi ringraziamo per aver accolto il nostro invito, come state?
Siamo cresciuti con la musica, sin da bambini. Io (Tommaso Forni) e Oliviero, chitarrista del gruppo, siamo fratelli. I nostri genitori ci hanno educato a pane e musica, ascoltando Beethoven e Wagner, De Gregori e Battisti. Crescendo, con l’avvento del Festivalbar, abbiamo scoperto il rock, quello vero, grazie a Bon Jovi.
Come ha avuto origine la vostra band?
Ci piace sudare sul palco, impegnarci al massimo. Siamo in quattro: Francesco Tripaldi al basso, Antonio Aronne alla batteria, io sono la voce del gruppo e chitarrista e, infine, vi è mio fratello, Oliviero Forni, altro chitarrista.
Di cosa parla il vostro ultimo singolo, “Verso casa”?
“Verso casa” parla di un viaggio, di un cambiamento da attuare nella propria vita. Potremmo definire questo pezzo come la ricerca della felicità, un viaggio che ci porta lontano dal punto di origine, affrontando peripezie che potrebbero portare fuori strada, fino a ritrovarsi. Capita, ad un certo punto, di rendersi conto che la felicità era già a portata di mano, sotto i nostri occhi. Quello è il viaggio verso casa.
Un cambio radicale, dal cantare in lingua al ritorno in italiano. Come si è verificato tutto ciò?
L’inglese ci ha permesso di valicare confini importanti, realizzando così un taglio internazionale. Abbiamo affrontato importanti tournée all’estero, fino all’avanzare del Covid-19. Ben presto, però, ci siamo resi conto di volere altro, di sentire le necessità di farci conoscere dal nostro pubblico italiano.
Negli anni avete realizzato collaborazioni importanti. Che ricordo ne avete?
Tra i tanti incontrati, possiamo citarvi Beau Hill, produttore americano che, all’attivo, vanta collaborazioni con Alice Cooper, Eric Clapton e molti altri. Dobbiamo a lui la nascita dei Wakeupcall.
Quali collaborazioni vi piacerebbe realizzare?
Ci piacerebbe collaborare con i Negrita, Ligabue, gli Slow Kids e molti altri.
Progetti futuri?
Abbiamo registrato dieci pezzi insieme al singolo “Verso casa”. Ci auguriamo di poter far uscire al più presto un nuovo album in italiano. Sapremo dirvi di più in futuro.
Alessia Giallonardo per LiveMedia24