Tra fine agosto e la terza settimana di settembre torna alla Terrazza degli Aranci, Visionnaire22.
La rassegna dell’audiovisivo giunge alla seconda edizione nata dalla sinergia tra il Museo FRaC-Baronissi (Fondo Regionale d’Arte Contemporanea) e l’associazione Tutti Suonati. Con il patrocinio e il contributo del Comune di Baronissi. La direzione artistica è di Andrea Avagliano e la consulenza cinematografica di Massimiliano Palmese.
Il museo di arte contemporanea FRaCBaronissi si trasformerà in occasione di Visionnaire22 in un luogo di visioni per visionari.
Con narrazioni di storie di artisti e vite eccezionali attraverso i linguaggi del cinema documentario e del teatro. Il filo conduttore sarà la musica.
Partirà il 25 agosto con l’anteprima della proiezione del docufilm “Aznavour by Charles” del regista Marc Di Domenico. A lui si affiancheranno gli ospiti del talk Rino Sciarretta (produttore Zivago Film) e Gino Aveta (autore televisivo e radiofonico).
La seconda edizione del festival proporrà documentari sui grandi compositori di colonne sonore, del cantautorato italiano, interpreti della canzone italiana, e la musica popolare. Tutti documentari che hanno già partecipato a prestigiosi festival nazionali.
Prima e dopo le proiezioni saranno presenti i registi e i giornalisti, con la possibilità di assistere a mini-live musicali. Inoltre, un omaggio a Pier Paolo Pasolini, nel centenario della nascita, con un reading a cura dell’attrice Elena Bucci, Premio Ubuper il teatro.
«La rassegna si inserisce nel percorso intrapreso lo scorso anno dal Museo-FRaC-Baronissi e dall’Associazione Tutti Suonati per sperimentare nuove contaminazioni tra linguaggi espressivi. Dopo il felice esordio della prima edizione, Visionnaire22 continua la sua avventura con particolare attenzione al cinema documentario, avente quest’anno come tema conduttore la musica.»
«La rassegna parla di “narrazioni”»continua il direttore artistico Andrea Avagliano. «Racconta quindi di un dialogo, di un’apertura avendo come intento la ricombinazione di linguaggi e di creatività. Cercando con il pubblico uno scambio di immaginazioni, suggestioni, nuove visioni. Un evento che è una proposta che mancava nel panorama campano. Con la particolarità di unire l’audio e il visivo con la parola che diventa racconto letterario.»
Gino Morabito per LiveMedia24