Sindaco di Montevago “Basta con pale eoliche e fotovoltaico”



AGRIGENTO (ITALPRESS) – “Basta con pale eoliche e fotovoltaico”. A 57 anni dal terremoto che il 14 gennaio del 1968 seminò morte e distruzione, tredici sindaci della Valle del Belice lanciano un appello “per impedire una nuova devastazione del territorio, provocata questa volta non dalla furia della natura ma dall’uomo”. I primi cittadini hanno firmato un manifesto per esprimere “la loro contrarietà” e denunciano “la pioggia di richieste giunte negli ultimi mesi per realizzare decine di Parchi Eolici, con torri alte fino a 200 metri, e distese di pannelli fotovoltaici per centinaia di ettari, che rischiano di deturpare in modo irrimediabile una delle zone più belle e incontaminate della Sicilia e che punta alla rinascita attraverso l’arte e la Cultura, tanto che Gibellina è stata designata città italiana dell’Arte contemporanea per il 2026 e con essa l’intero territorio della valle del Belice”. Il documento è stato consegnato dal sindaco di Montevago, Margherita La Rocca Ruvolo, al Presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, in occasione della cerimonia di inaugurazione di Agrigento Capitale Italiana della Cultura 2025. Nei prossimi giorni sarà anche consegnato al Capo dello Stato, Sergio Mattarella. “L’obiettivo è mettere in evidenza la bellezza del nostro territorio – spiega Margherita La Rocca Ruvolo -, non possiamo assistere senza fare nulla ad una richiesta infinita di pale eoliche, pannelli solari, impianti fotovoltaici in zone che noi riteniamo non idonee”. Noi firmatari del documento, spiega Margherita La Rocca Ruvolo, chiediamo che “vengano sospese le procedure autorizzative per la realizzazione di nuovi impianti e che vengano revocate quelle relative a cantieri non ancora avviati e soprattutto che vengano individuate dalla Regione, con un apposito Piano, le aree non idonee alla realizzazione di impianti da fonte fotovoltaica ed eolica”. vbo

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