ROMA (ITALPRESS) – Il prezzo di un litro d’olio extravergine d’oliva è aumentato, rispetto all’anno scorso, mediamente del 20%, con picchi anche oltre il 50%. E’ quanto rileva l’Osservatorio Nazionale Federconsumatori che evidenzia come il confronto con il 2021 segni un aumento medio del 52%. A incidere sull’andamento del prezzo, secondo quanto affermano i produttori, è il forte calo previsto sul fronte della produzione, dovuto alle condizioni e agli eventi climatici. Ma, se da un lato le basse precipitazioni, unite alle alte temperature, hanno ridotto la produzione di olive anche del 50%, dall’altro si è creato quest’anno un clima ottimale per la produzione di un olio extravergine di oliva di alta qualità. Non è stata rilevata, infatti, la presenza della mosca dell’olivo, che determina un aumento dell’acidità libera, causa della riduzione della qualità del prodotto. Al preoccupante incremento dei prezzi si aggiungono le preoccupazioni relative a ipotesi di sofisticazione. Come accaduto in passato, infatti, il forte incremento di prezzo dell’olio extravergine d’oliva aumenta la possibilità di imbattersi in truffe e abusi come, per esempio, l’allungamento del prodotto nazionale con olio proveniente da altri Paesi o la miscelazione con olii vegetali di minore qualità, o con olio dell’annata passata: tutte pratiche che ridurrebbero notevolmente la qualità dell’olio.
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