Ben ritrovati lettori di LiveMedia24; In questo numero troverete alcune poesie sull’uva e la vendemmia. Nella prossima uscita parlerò delle donne afghane e di quelle che hanno subito violenze. Se avete qualche racconto o poesia, foto o altro potete inviarmelo.
La prima poesia l’ho scritta quest’anno (foto di Fabiana Guarnieri) che ringrazio molto
LA VENDEMMIA
La luce si insinua sul vigneto e riflette i suoi frutti che brillano.
Un profumo profuso nelle vicinanze dell’uva ormai matura.
Aspetta l’aria frivola di settembre
Per essere raccolta e assaggiata nel colle in fiore, nella pianura padana e quella toscana.
Nel silenzio della radura si sente il piccolo fruscio delle forbici in azione.
Nel raccogliere le ceste c’è sempre una canzone con suono del trattore, il cappello del contadino e un buon bicchiere di vino.
Foto di Fabiana
La seconda poesia l’ho scritta invece il mese scorso (foto di Marika Stocco) che ringrazio molto
IL GRAPPOLO
Il succo della terra
Nasce dal vigneto
Sapore infinito
Sostanza nutriente
Nella storia dei tempi
Il grappolo d’uva
Ha nutrito l’umanità
Di linfa e giovialità
Di ironia e brillantezza
Nella gioia odierna
Foto di Marika.
Questa poesia l’ha scritta Silvia Morrison che ringrazio molto, la foto invece l’ho scattata io…
L’autunno sta arrivando
E l” uva nelle vigne i contadini stanno coccolando..
É arrivata l” ora che sia sgranata ,
poi con le mani o con i piedi,verrà’ schiacciata..
Uva succosa e profumata diventera’ e
Con il vino si festeggierà”.
Il suo colore indaco farà’ venir voglia di brindare
E sorseggiata nei bicchieri la testa farà girare..
L’ uva , il vino e l’allegria,
Sono una buona compagnia!!!!😛
Questa poesia l’ho scritta nel 2018. La foto e’ di Marilisa Marton che ringrazio molto.
LA VITE
Il profumo dell’uva appena colta.
La fragranza si innebbria nell’aria.
Nel campo la nebbia di prima mattina sulle viti sembra tagliare in due il suolo.
I piccoli animali che gironzolano sulla vite, priva del suo frutto.
L’aria settembrina ci accoglie al mattino con addosso il suo golfino.
I colori iniziano a cambiare, nella vite viva ma ormai spoglia.
Foto di Marilisa.
Questa poesia allegra l’ho scritta lo scorso mese pensando a quando andavo a vendemmiare durante le superiori. La foto del mosto è di Fabiana Guarnieri
VIGNA
A vigna da curare
A vendemia da fare
Raccogliere e pigiare
El mosto da assaggiare
Gli acini par la graspa
Un fia de Pan e soppressa
Un bicer de vin
E xe ancora festa
Questa poesia l’ho scritta nel 2019 all’Osteria Senz’ Oste che si trova a Valdobbiadene, dove ci si serve da soli pagando al distributore automatiche o lasciando i soldi in casa, dove ogni tanto spuntava l’oste. Adesso sembra che le cose siano cambiate…
L’OSTERIA SENZ’OSTE
Vigne in discesa
Una chiesa sopra
Una chiesa sotto
Vin col fondo
Pane e sopressa
La finestra con la vigna Cartizze
L’osteria senza oste
Apre le porte ai vigneti
Alla scelta del vino
Il panorama a gradini
La testa ovattata
Ridi e non vedi il grappolo buono
Ti giri e aspetti
La nebbia svanisce
L’oste riprende
E vediamo ancora le stelle
Venerdì 10 settembre sarò al Festival delle Arti alla Giudecca a leggere le mie poesie. Vi aspetto per scegliere un bigliettino o vedere la mia piccola raccolta “Il piccolo tocco”.
Eros Rovoletto per LiveMedia24