Esteban Ocon e il team Alpine conquistano per la prima volta una vittoria in un Gran Premio di Formula 1; trionfando sul tracciato dell’Hungaroring, al termine di una gara rocambolesca a causa di uno scroscio di pioggia iniziale.
Secondo Sebastian Vettel con l’Aston Martin e soltanto terzo, il campione del mondo Lewis Hamilton. Un risultato che consente al campione britannico di conquistare la vetta del mondiale piloti, complice la pessima giornata occorsa al suo rivale diretto per il titolo Max Verstappen.
Quinto uno splendido Fernando Alonso che completa una giornata storica per l’Alpine. Il campione spagnolo si è reso protagonista di un duello spettacolare con Lewis Hamilton. Parte del merito per la vittoria di Ocon è da attribuire ai giri durante i quali Alonso ha costretto il campione britannico a rimanere alle sue spalle. Un duello d’altri tempi, dove lo spagnolo ha sfogliato tutto il suo talento e tutta la sua esperienza, per limitare le evidenti inferiorità della sua vettura rispetto a quella di Hamilton. Quando alla fine ha dovuto cedere la posizione al britannico, non era più possibile per quest’ultimo raggiungere e superare Ocon, dando vita ad un perfetto gioco di squadra.
Esteban Ocon trionfa al GP di Ungheria (Photo: Xavi Bonilla – LivePhotoSport/DPPI)
La cronaca.
L’evento cruciale nel Gran Premio dell’Ungheria si verifica pochi minuti prima della partenza. Una breve pioggia costringe la direzione gara a decretare la partenza in condizioni da bagnato. Tutti i piloti in griglia devono montare le coperture intermedie per far fronte alle condizioni di pista scivolosa. Ma nessuno ha ancora fatto i conti con la frenata alla prima curva.
Hamilton parte bene, Verstappen e Norris con la McLaren lo seguono mentre il suo fedele scudiero; Valtteri Bottas, non solo sbaglia la partenza ma anche il punto di staccata alla frenata della prima curva… In breve: un disastro!
Il pilota finlandese della Mercedes, prende in pieno Norris innescando una carambola degna di una partita di Bowling buttando fuori in un solo colpo, non solo la propria vettura, ma anche Sergio Perez con l’altra RedBull e coinvolgendo anche Max Vertappen che riesce a continuare la corsa con mezza macchina distrutta.
Immediatamente alle loro spalle, un’altra manovra sconsiderata, operata da Lance Stroll con l’Aston Martin, mette fuori gioco la Ferrari di Leclerc. Il pilota canadese, pensando forse di uscire indenne dal caos della rocambolesca partenza, passa sull’erba bagnata alla prima curva, perdendo il controllo della vettura che termina la sua corsa sulla Ferrari di Leclerc, spedendola contro la McLaren di Daniel Ricciardo.
Alla fine del primo giro, viene esposta la bandiera rossa. La conta dei ritirati comprende: Perez, Stroll, Leclerc e Bottas, più Norris per cause conseguenti all’impatto alla prima curva.
Alla ripartenza, la pioggia, breve ma fastidiosa il giusto, lascia il tracciato che in breve torna quasi asciutto, costringendo i piloti a rientrare ai box per sostituire nuovamente gli pneumatici.
Si parte dalla pit lane, ma un omino solitario, scortato dalla Safety car è sulla linea di partenza in attesa del semaforo verde: è Hamilton.
Per la prima volta nella storia della Formula 1 c’è una sola monoposto allo start.
Dopo lo spegnimento del semaforo, Hamilton rientra ai box per rimontare le gomme slick ma, tornato in pista, deve adoperarsi in una furiosa rimonta. Una posizione che lo mette di nuovo alle spalle del rivale al titolo, Max Verstappen, che non riesce a difendersi dal suo assalto avendo mezza macchina distrutta a causa botto iniziale.
La Ferrari non esce male solo dalla prima curva perdendo la monoposto di Leclerc, ma anche nel primo giro della ripartenza quando, per un eccesso di zelo nel rispettare il regolamento al cambio gomme collettivo, Il team di Maranello, infatti, non permette a Sainz di lasciare la piazzole in modo pericoloso, facendogli perdere due posizioni rispetto a Latifi e Tsunoda.
Alla fine, con una buona tattica di gara, e contando sulla capacità di Sainz di saper usare bene le gomme, la Ferrari riesce a conquistare un buon quarto posto. Rimane la sensazione di aver perso l’occasione per portare a casa la prima vittoria del 2021 o almeno un podio meritato. I punti raccolti da Sainz, complice la giornata sfortunata della McLaren, consentono, al team di Maranello, di recuperare il distacco in ottica mondiale costruttori.
L’Alpha Tauri riesce a collezionare punti importantissimi sommando il buon risultato di Yuki Tsunoda e del francese Pierre Gasly che riesce ad evitare le monoposto che carambolano davanti a lui, consolidando la posizione nella classifica del campionato.
Si dice che i team corrono nelle retrovie hanno come unica occasione per racimolare punti, le gare pazze come quella dell’odierno Gran Premio ungherese. La Williams, infatti, capitalizza al meglio l’opportunità offerta portando entrambi i piloti, Latifi e Russell, in zona punti davanti alla Red Bull di Verstappen che è riuscito a completare una della gare più dure e difficili in carriera con un decimo posto, alla guida di una vettura letteralmente rattoppata al meglio, anche senza la velocità e la stabilità per lottare ad armi pari con gli avversari. Il pilota conquista un punto cruciale per la lotta al titolo.
Le Classifiche.
Lewis Hamilton comanda il campionato con 192 punti contro i 186 di Max Verstappen. La Mercedes supera la Red Bul con 300 punti contro i 290 del team di Milton Keynes. La Mclaren resta terza con solo 3 punti sulla Ferrari. La Alpine, con la vittoria dell’Ungheria, sale al quinto posto, superando le rivali Aston Martin e AlphaTauri.
Alessio Mazzocco per LiveMedia24