Nel fine settimana, sulla pista di Spa-Francorchamps si è disputata la prima prova del WEC dove la Toyota ha trovato il successo nelle 6 ore.
Toyota ha iniziato la sua prima gara in assoluto con la nuova GR010 Hybrid qualificando entrambe le auto in prima fila; ma il suo vantaggio risicato rispetto alla #36 Alpine A480-Gibson significava che il colosso giapponese aveva bisogno di una gara perfetta per assicurarsi la vittoria alla 6H di SPA.
Ma così non è stato e il polesitter Kamui Kobayashi ha vanificato il vantaggio nella seconda metà della gara con una uscita di pista che gli è costato un giro di distacco.
Anche la vettura gemella, la #8, ha avuto i suoi problemi, ricevendo una penalità di 30 secondi per un’infrazione anticipata ai pitstop; in cui l’equipaggio Toyota tolse il tubo di rifornimento dalla vettura sei secondi prima del tempo minimo richiesto di 35 secondi e questo aveva dato la possibilità ad Alpine di vincere in classe LMP1.
Nella vettura #36 Nicolas Lapierre, Andre Negrao e Matthieu Vaxiviere scambiarono le posizioni con la Toyota #8 a seconda della sequenza dei pitstop; ma alla fine non riuscirono a mantenere il passo di gara della Toyota di #8.
Sebastien Buemi ha tagliato il traguardo con un distacco di oltre un minuti su Negrao; che è stato ulteriormente attardato da una foratura verso fine gara.
La Toyota #7 ha completato il podio dopo una gara-calvario segnata dalla uscita di pista di Kobayashi ma che si era rivelata difficile fin dalle prime battute; complice un pit stop lento. Nonostante questi inconvenienti, la GR010 Hybrid chiude in terza posizione con un minuto di vantaggio sulla prima LMP2 in classifica.
LMP2: Domina United Autosports.
In LMP2 United Autosports ha dominato l’intera gara con la sua #22 Oreca 07-Gibson. Phil Hanson, il polesitter Filipe Albuquerque e il nuovo arrivato Fabio Scherer hanno guidato al comando dall’inizio alla fine e hanno accumulato un buon vantaggio di un minuto e nemmeno la penalità data quasi a fine gara per non aver rispettato le bandiere gialle, ha intaccato la loro leadership.
La #26 G-Drive Aurus-badged Oreca, guidato da Roman Rusinov; Franco Colapinto e Nyck de Vries sembrava lanciata verso la seconda posizione, ma il team è stato costretto al ritiro per una perdita di benzina nelal quinta ora di gara.
Ciò ha promosso al secondo posto la #28 JOTA Oreca di Stoffel Vandoorne, Sean Gelael e Tom Blomqvist; ma un drive-through per la guida pericolosa di Blomqvist ha promosso al secondo posto la vettura gemella #38 di Antonio Felix da Costa, Roberto Gonzalez e Anthony Davidson.
Il Racing Team Nederland ha vinto la Pro-Am grazie a una corsa senza problemi di Giedo Van der Garde, Frits van Eerd e Job van Uitert, battendo l’Inter Europol al quarto posto della categoria.
Il primo frontrunner della LMP2 Pro-Am DragonSpeed fu ostacolato da un drive-through per Juan Pablo Montoya per aver causato una collisione e perse altro tempo per finire settimo in classe e terzo in Pro-Am.
Anche il debuttante della serie Team WRT cadde dalla parte anteriore a causa di un problema alla frizione, ma l’Oreca della squadra belga sembrava competitiva anche nelle mani di Robin Frijns, Ferdinand Habsburg e Charles Milesi.
GTE Pro: Porsche batte Ferrari
In una classe GTE Pro a cinque auto, la #92 Porsche 911 RSR-19 di Kevin Estre e Neel Jani si è dimostrata la più veloce del gruppo.
Riprendendo da dove aveva interrotto dopo la sua splendida pole di venerdì, Estre ha continuato a dominare la gara durante le fasi iniziali con solo una foratura in grado di preoccupare il team Porsche.
Jani però ha vinto con 25 secondi di vantaggio sulla prima delle Ferrari AF Corse; la #51 488 GTE Evo di James Calado e Alessandro Pier Guidi mentre la #52 sorella di Miguel Molina e Daniel Serra; colpita con un drive-through per infrazioni durante un periodo di Full Yellow Course, ha completato il podio ad oltre un minuto dal vincitore.
La Chevrolet terminò in quarta posizione ad un giro dietro i vincitori classe. Antonio Garcia ha condiviso la #63 con Oliver Gavin; che ha fatto la sua ultima apparizione come pilota professionista dopo oltre 20 anni di carriera, che includeva cinque vittorie a Le Mans per Corvette.
La seconda Porsche, la #91 di Gianmaria Bruni e Richard Lietz, è finita ultima in classe dopo aver subito purtroppo due forature.
GTE Am: AF Corse vince mentre brilla Rovera
La #83 AF Corse dominava la classe GTE Am, dopo aver ottenuto anche le pole position nelle qualifiche di ieri. Francois Perrodo, Alessio Rovera e Nicklas Nielsen hanno tagliato il traguardo con oltre un minuto sugli inseguitori della Aston Martin #33 della TF Sport.
La #88 Dempsey Proton Porsche di Alessio Picariello, Marco Seefried e Andrew Haryanto sembrano fissati al terzo posto; ma anche loro sono stati colpiti con una penalità di 30 secondi legato alla FCY e sono stati retrocessi al quinto posto. Questa ha permesso la Ferrari #47 di Roberto Lacorte, Giorgio Sernagiotto e Antonio Fuoco di ottenere il terzo posto della classe.
Alessio Mazzocco – Foto: Adrenalmedia/WEC