“Il mio regno per una farfalla” è la nuova regia di Sergio Assisi
Sergio Assisi ci presenta il suo nuovo lavoro da regista "Il mio regno per una farfalla", ce ne parla in maniera approfondita in questa nuova intervista.
“Il mio regno per una farfalla” segna il ritorno alla regia del sempre poliedrico ed abile Sergio Assisi.
Sergio Assisi è un attore carismatico, innamorato del suo mestiere, sempre pronto a raccontarci qualcosa in più sulle sensazioni a caldo del suo nuovo lavoro “Il mio regno per una farfalla”.
Vi lasciamo a questa nostra intervista a Sergio Assisi, al racconto del suo film “Il mio regno per una farfalla”, ai progetti futuri legati al teatro..
Ti ringraziamo per aver accolto l’invito di LiveMedia24, Sergio, “Il mio regno per una farfalla” segna il tuo ritorno alla regia. Parlaci di questo progetto?
Mi diverte molto giocare, regalare un sorriso attraverso i miei progetti. Credo sia qualcosa di fondamentale. Una commedia, “Il mio regno per una farfalla”, qualcosa che ha preso forma dalla mia fantasia e, in parte, anche da una storia vera. Un eterno peter pan, il mio personaggio, un uomo di altri tempi. A stravolgere la sua quotidianità l’arrivo di una donna, dell’amore..
Sergio, quali sensazioni a caldo hai ottenuto dalla presentazione del film, avvenuta qualche giorno fa e nelle sale dal prossimo 13 giugno?
Qualche giornalista mi ha detto che erano anni che non sorrideva così tanto per una commedia italiana, qualcun’altro mi ha detto di aver trovato del positivo nel non sentire alcuna parolaccia. Altri, invece, mi hanno parlato del fatto che nel trailer siano presenti tutti gli attori del film, nessuno escluso, una cosa a cui tenevo molto. Nessun ruolo è secondario, nessuno ha meno valore dell’altro all’interno della storia. Osservazioni particolari, che mi hanno fatto davvero piacere. Una presentazione gradevole, molto positiva, così come l’isola da sogno che ci accompagna, Ischia.
Immagino anche la gioia nel poter ritrovare i compagnia di avventura che hai accuratamente scelto per questa secondo appuntamento cinematografico?
Assolutamente! Per me lavorare equivale a divertirsi, come se si fosse insieme in tournée. La troupe stessa, di tanto in tanto, mi chiama, mi chiede di realizzare un nuovo film, cose che non capitano tutti i giorni. Questo perché ci siamo divertiti, facevamo insieme il bagno, si cenava in allegria. Siamo stati davvero bene!
Un regalo, il tuo, alla bellissima Ischia che ha tanto patito negli ultimi tempi…
Esatto! Era giusto mostrare quanto fosse bella e viva, seppure ferita… Un giornalista presente alla conferenza stampa, non italiano, mi ha parlato di voler visitare l’isola, qualcosa che non ha mai visto in vita sua. Magari si conosce tanto Capri ma pochissimo Ischia, capita anche ad alcuni amici romani.
Sergio, il regalo, diciamolo, lo hai fatto anche al tuo pubblico che non vedeva l’ora di ritrovarti..
Infatti! È una scelta anche casuale ma non del tutto. Richiama quella fiction che mi ha regalato il successo, “Capri”, con il suo amato mare, le donne, qualcosa che piace tanto al mio pubblico. Ho cercato loro di ridare tutto ciò, dopo tempo, e con le possibilità che ho avuto a disposizione.
Durante una nostra precedente intervista parlavamo di un tuo eventuale ritorno in teatro. Cosa bolle in pentola a riguardo?
Accadrà a novembre! Stiamo preparando un nuovo progetto, ancora in via di definizione, ma se tutto va bene saremo in scena in quel periodo. Non ultimo, un nuovo film, un soggetto realizzato tempo fa, una nuova favola per adulti.
Hai citato “Capri”, poco fa, e in tanti vorrebbero proprio un ritorno a quell’isola a quel bellissimo progetto e periodo vissuto con tanti colleghi. Tra tutti, Kaspar Capparoni, con cui saremmo lieti di ritrovarti presto in una nuova avventura. Pensi possa essere possibile?
Ma magari! Con Kaspar avevamo anche in mente un nuovo progetto e la voglia è tanta ma alcune volte si fatica a fare tante cose insieme. Oggi mi interessa divertirmi, non dimostrare altro, raccontando le cose in maniera leggera. Amo la commedia e spero di poterla fare il più a lungo possibile. Tempo fa mi fu proposto un progetto fuori dall’Italia, qualcosa di ‘triste’, non vicino a me. Ho preferito scegliere il cinema, i miei racconti, la possibilità di regalare un sorriso.
Alessia Giallonardo per LiveMedia24
I commenti sono chiusi.