
Oscar 2025, tutti i vincitori
Anora trionfa nella notte degli Oscar 2025 e conquista 5 statuette. 3 statuette a The Brutalist, Adrien Brody vince come miglior attore protagonista.
Ecco tutti i vincitori agli Oscar 2025.
Nella notte di domenica 2 marzo, sono stati assegnati i premi Oscar 2025 in 23 categorie, nel corso della 97esima. La cerimonia è andata in scena al Dolby Theatre di Los Angeles con il comico Conan O’Brien come presentatore.
Anora film scritto, diretto e montato da Sean Baker, è il Miglior Film della stagione secondo i prestigiosi riconoscimenti hollywoodiani. La pellicola candidata in sei categorie, aveva già vinto la Palma d’Oro a Cannes lo scorso anno, ha battuto il favorito The Brutalist di Brady Corbet portando a casa cinque premi. Il film Palma d’Oro al Festival di Cannes 2024 racconta la storia di una giovane spogliarellista di Brooklyn che incontra e sposa il figlio di un oligarca russo. Ma la famiglia di lui si opporrà al matrimonio e cercherà in tutti i modi di annullarlo. Il dramedy sulla sex worker di Brooklyn ha vinto in tutto cinque Oscar, quattro per Sean Baker (miglior film, regia, sceneggiatura, montaggio) e uno per Mikey Madison migliore attrice protagonista.
Mikey Madison, 25 anni di Los Angeles (la più giovane attrice in oltre un decennio a vincere un oscar, prima di lei Jennifer Lawrence aveva vinto un premio a 22 anni), ha battuto a sorpresa le favorite Fernanda Torres e Demi Moore, Karla Sofia Gascon e Cynthia Erivo, confermandosi l’interprete rivelazione di questa stagione grazie alla sua presenza magnetica.
Sean Baker, statunitense, autore di pellicole indipendenti, ha portato a casa anche il premio Oscar per la Migliore Sceneggiatura Originale per Anora e riceve per lo stesso film anche l’Oscar per la Migliore regia. La statuetta gli viene consegnata da Quentin Tarantino.
Adrien Brody vince il premio Miglior attore protagonista per il film The Brutalist. L’attore interpreta un architetto ungherese sopravvissuto ai campi di sterminio e che trova in America la nuova patria affrontando sfide e dolori. Questa è la sua seconda nomination e la seconda statuetta. Il primo Oscar Brody lo ha vinto sempre come miglior attore protagonista per il film «Il pianista» (2003). L’attore statunitense ha battuto Timothée Chalamet, altro favorito all’Oscar con la sua interpretazione di Bob Dylan. Nella stessa categoria figuravano anche Colman Domingo, Sebastian Stan e Ralph Fiennes.
Sono sfumate quest’anno le speranze per l’Italia: dopo l’esclusione di Vermiglio dalla cinquina dei film internazionali neanche Isabella Rossellini, candidata con il ruolo di Suor Agnes per Conclave, non ce l’ha fatta. La statuetta come migliore attrice non protagonista è andata a Zoe Saldana per Emilia Perez. Saldana è diventata il volto di Emilia Perez dopo che erano emersi nelle scorse settimane alcuni vecchi tweet razzisti e discriminatori da parte di Karla Sofia Gascon, l’attrice transgender protagonista del musical. Presente in sala ma di fatto estromessa dalla campagna promozionale del film avrebbe potuto essere la prima donna apertamente trans a vincere un Oscar.
Kieran Culkin vince nella categoria attore non protagonista per il film «A Real Pain», pellicola per cui ha già portato a casa altri premi, incluso il Golden Globe. Culkin ha battuto nella stessa categoria il collega di set di Succession Jeremy Strong. Si tratta della prima candidatura e della prima vittoria per l’attore fratello di fratello di Macaulay Culkin di «Mamma ho perso l’aereo».
L’Oscar per la migliore sceneggiatura non originale è andato a Peter Straughan per Conclave, ispirato al romanzo omonimo Robert Harris.
“The Brutalist” di Brady Corbet che era tra i favoriti con dieci nomination. Ha portato a casa tre premi: quello per il migliore attore, Adrien Brody (22 anni dopo quello conquistato per “The Pianist”), la colonna sonora (Daniel Blumberg) e per la fotografia (Lol Crawley).
Delusione per A Complete Unknown, pellicola che ripercorre la vita di Bob Dylan, interpretato da Timothée Chalamet, esce a mani vuote dagli Academy Awards nonostante le otto nomination della vigilia.
L’Oscar per il miglior film internazionale è andato a I’m still here di Walter Salles. Prima volta di un film brasiliano. Il film è stato presentato in anteprima mondiale alla Mostra del cinema di Venezia è tratto dal libro di memorie del 2015 Sono ancora qui (La Nuova Frontiera, 2025) di Marcelo Rubens Paiva, sulla scomparsa di suo padre Rubens Paiva, desaparecido durante la dittatura militare brasiliana. Fernanda Torres interpreta Eunice Facciolla, moglie di Rubens, nel corso del suo impegno decennale per far emergere la verità, candidata all’Oscar come migliore attrice.
Gli altri premi Oscar 2025
Miglior film d’animazione: vince il film lettone «Flow – Un mondo da salvare» per la regia di Gints Zilbalodis.
Migliori costumi: vince Paul Tazewell per il film «Wicked».
Migliori trucco e acconciatura: vincono Pierre-Oliver Persin, Stéphanie Guillon e Marilyne Scarselli per «The Substance».
Miglior scenografia: vincono Nathan Crowley (scenografia) e Lee Sandales (arredamento) per il film «Wicked».
Miglior canzone originale: vince la canzone «El mal» del film «Emilia Pérez», interpretata da Zoe Saldana nella pellicola.
Miglior cortometraggio documentario: vince «The Only Girl in the Orchestra – La storia di Orin O’Brien» di Molly O’Brien e Lisa Remington.
Miglior documentario: vince «No Other Land», scritto e montato da un collettivo israelo-palestinese di Basel Adra, Rachel Szor, Hamdan Ballal e Yuval Abraham.
Miglior effetto sonoro: vince il film «Dune – Parte 2». Conquistano l’Oscar: Gareth John, Richard King, Ron Bartlett e Doug Hemphill.
Migliori effetti speciali: vince il film «Dune -Parte 2». L’Oscar va a Paul Lambert, Stephen James, Rhys Salcombe e Gerd Nefzer.
Miglior cortometraggio: vince «I’m not a robot».
Miglior fotografia: vince Lol Crawley (alla sua prima nomination) per il film «The Brutalist».
Miglior colonna sonora originale: vince Daniel Blumberg per il film «The Brutalist».
La cerimonia di consegna degli Oscar 2025 è avvenuta a poche settimane dai roghi di Los Angeles in un momento difficile per il cinema hollywoodiano. Tra i momenti più emozionanti la performance di Grande e Erivo ispirata al Mago di Oz, Wicked e alla Los Angeles attaccata dai roghi. Standing ovation per i vigili del fuoco di Los Angeles che hanno combattuto gli incendi.
Lungo il segmento In Memoriam he onora le perdite nell’industria del cinema nell’ultimo anno. Morgan Freeman ha aperto il segmento omaggiando l’amico e co-star di “Gli Spietati” Gene Hackman.
Sara Esposito per LiveMedia24
I commenti sono chiusi.