Patrizio Rispo alla conduzione della quarta edizione del Premio Internazionale Donnafugata

L'attore Patrizio Rispo, in quel di Palma di Montechiaro, condurrà il Premio Internazionale Donnafugata con al suo fianco Gloria Incorvaia.

Sarà l’attore Patrizio Rispo a condurre il Premio Internazionale Donnafugata, giunto alla sua quarta edizione, insieme a Gloria Incorvaia, una presenza che risale allo scorso anno.

L’allegria, in quel di Palma di Montechiaro, non mancherà così come è assicurata la buona musica e i fantastici ospiti.

Vi lasciamo alle parole di Patrizio Rispo, al racconto di ciò che sarà il Premio Internazionale Donnafugata.

Ti ringraziamo per aver accolto il nostro invito, Patrizio. Il prossimo 7 settembre condurrai il Premio Internazionale Donnafugata, giunto alla sua quarta edizione. Quali sensazioni accompagnano questa tua esperienza?

Devo a Peppe Zarbo e a Francesco Bellia, rispettivamente direttore artistico del Premio e ideatore, la possibilità di poter presentare la serata al fianco di Gloria Incorvaia. Il Donnafugata si differenzia dai soliti perché pone l’attenzione sull’aspetto artistico e, allo stesso tempo, anche sulle imprese e le associazioni che a loro modo apportano migliorie al territorio. I siparietti divertenti saranno assicurati, così come lo sarà la buona musica e i tanti ospiti presenti…

Con Peppe Zarbo, direttore artistico del Premio, hai condiviso tanto nel corso degli anni… 

Sono molto legato a Peppe ed è sempre un piacere poterlo ritrovare. Negli anni abbiamo condiviso tanto oltre il set.

Se di Sicilia si parla, quali ricordi sono legati a questa bellissima terra?

La Sicilia mi ha accolto sempre benissimo! Ricordo che quando facevo teatro era una continua gioia concludere lì la tournée, un appuntamento imperdibile. Ne ricordo i profumi, la cultura che da sempre mi affascina, il rumore delle cicale…

In che fase della vita sei attualmente?

Vivo una fase di distacco, un periodo sereno, senza alcuna ansia di ciò che sarà. Negli anni mi sono fatto stimare, le persone mi vogliono bene, tanto mi basta. Raccolgo i frutti di ciò che ho seminato. Mi occupo della mia famiglia e poi c’è la ristorazione, la beneficenza, svolta in maniera seria. Mi rammarico, però, per ciò che accade nel mondo. Mi crea disagio, grande malinconia.

Alessia Giallonardo per LiveMedia24

 

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