The Substance, l’opera seconda di Coralie Fargeat

L'ossessione per la bellezza in un film di tensione ed ironia feroce

Vietato invecchiare

L’ossessione per la perfezione e la bellezza a tutti costi,  al cinema con  The Sustance, il nuovo film di Coralie Fargeat (Esordisce con  Revenge 2017, proiettato al Toronto Film Festival e Sundance). Perché possiamo essere anticonvenzionali, indipendenti autonome ed istruite ma siamo comunque scrutate da sguardi impietosi, giudizi crudeli, opportunità ridotte nell’età matura che non risparmiano nessuna. Nemmeno la bella regista francese di The Substance, Coralie Fargeat, classe 1976, laurea in scienze politiche, femminista, disinvolta  e disinibita. Dalla sensazione di  provare poca stima di sé perché non più bella  come a 20 anni, nasce l’idea del suo film,  come Lei stessa dichiara: “Alla soglia dei miei 40 anni mi ha pervaso una grande tristezza perché pensavo che fosse la fine. Non sarei più piaciuta a nessuno, non avrei avuto più alcun valore, nessuno mi avrebbe più amata, notata, trovata interessante.  Assurdo, no? Perciò ho deciso di scrivere The Substance”.

The Substance

Al suo secondo lungometraggio, in concorso al Festival di Cannes, con un buon riscontro di critica e di pubblico nelle sale italiane, la regista francese porta sullo schermo tutta la freschezza della sua progettualità, in un film che si sostiene con ottime citazioni autoriali ricombinate in un mix interessante ed innovativo. Certo qualcosa stride e lo spettatore se ne accorge eccome, si rintana nel suo disgusto e pensa che sia tutto perfetto tranne …

Eppure è tutto voluto, come ribadisce la stessa Fargeat: “Sbilanciandomi verso l’eccesso, voglio sguinzagliare il mio mostro interiore. O meglio, quello che la società mi ha fatto credere che fosse un mostro: quella parte imperfetta, che invecchia e cambia di me stessa che mi hanno insegnato a nascondere perché una “donna” non deve essere/comportarsi/pensare così”.

Breve sinossi del film

Tutto accade quando Elisabeth Sparkle (Demi Moore), conduttrice  di una  rubrica televisiva   dedicata al fitness, viene sostituita dal direttore del network  con “qualcuno di nuovo”, di giovane, per elettrizzare gli spettatori con la sua freschezza. Per Elisabeth questo significa rinunciare a tutto il suo mondo, trovarsi improvvisamente “fuori” dai giochi, divenire irrimediabilmente una donna vecchia.  E allora perché non farsi tentare da “The Substance” che  “genera una versione più giovane, più bella, una versione perfetta” e riprendersi l’esistenza negata?

Un fresco mix autoriale

The Substance è una buona prova di cinema. Un mix perfetto di citazioni autoriali con un tributo a grandi maestri del cinema (Kubrick, Cronenberg, Glazer),  in un mélange originale e intenso, deciso nella sceneggiatura, opera della stessa Sparkle. Certo qualcosa disgusta, soprattutto nelle scene splatter,   più volte insistite in un  climax quasi  senza fine. Eppure è tutto voluto –  “Un bagno di sangue. Una storia che riguarda la distruzione del corpo femminile per liberarsi da quelle catene che imprigionano le donne da tempo immemore”.

 

E’ un film da non perdere proprio perché unico ed originale, da catturare al volo prima che scompaia dai  cinema.

Emma Borella per http://LiveMedia24.com

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