Thelma, la recensione

Il regista e sceneggiatore Josh Margolin ci insegna che la vita può sorprendere a qualsiasi età

Tempi moderni

I tempi cambiano, le società si trasformano ed il cinema è attento alle storie più incredibili, come quella di Thelma, il nuovo film, distribuito da Universal Pictures, opera prima di  Josh Margolin che racconta una vicenda realmente accaduta alla nonna: una arzilla signora di 93 anni  con una travolgente voglia di vivere.

 

Thelma, 93 anni e non sentirli 

Si può essere felici nella terza età? Certo che sì!

Così ci prova Thelma ad essere felice! L’anziana  signora ( la straordinaria candidata al Premio Oscar June Squibb) ha il privilegio di avere un rapporto speciale con il nipote Danny (Fred Hechinger) che spesso le dedica del tempo e pazientemente la segue nelle sue mansioni. Vedova da non molto, Thelma vive da sola nella propria casa, alternando passatempi femminili come il ricamo a occupazioni più impegnative. Seguita dal nipote, si cimenta  persino con il  funzionamento del computer e di internet. La nonnina, infatti, non vuole essere esclusa dal mondo di oggi  e non ama alcun tipo di restrizione. Adora le sfide e l’energia della vita  che ritrova  negli adorati film di Tom Cruise in cui l’attore dà prova di peripezie ardite.  Il rapporto con il nipote è davvero molto forte, non c’è da stupirsi quindi che quando la chiamano al telefono dicendole che Danny ha avuto un incidente e rischia il carcere, Thelma è pronta a  tutto pur di venire in suo aiuto. Anche di spedire 10.000 dollari, seduta stante, ad un indirizzo sconosciuto. La truffa telefonica dà inizio alla vicenda, rivelando il temperamento dell’anziana signora che non si ferma davanti a nulla.

La vita sorprende ad ogni età

Il regista Josh Margolin utilizza il filtro della commedia e lo stile inedito  di un action movie per farci sorridere su un intero nucleo familiare e tutta la società che lo circonda. L’opera intrattiene, diverte e fa riflettere. Si ride di fronte agli aspetti ridicoli ed incresciosi della vecchiaia, di tutto il reportage umano che Thelma coinvolge nella sua ricerca spasmodica di coloro che l’hanno frodata. Tutta la vicenda è inquadrata dal suo punto di vista. La visuale si allarga a tutti i personaggi, agli adulti che non soppesano le loro parole, che opprimono con il loro amore. Ai giovani incapaci di affrontare il peso delle responsabilità che la vita chiede.

Thelma è una buona lezione di cinema, quello che mi piace maggiormente, dai toni leggeri, che suggeriscono, tra una risata e l’altra, riflessioni non banali sulle vita. Cinema orizzonte sull’oggi e le sue nuove dimensioni.

A cura di Emma Borella per http://LiveMedia24.com

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