Un incontro con il produttore cinematografico Luca Severi
Incontriamo Luca Severi, produttore cinematografico, da sempre amante del cinema, dello spettacolo.
LiveMedia24 incontra il produttore Luca Severi pronto a parlarci dei suoi inizi e degli sforzi profusi per addentrarsi nell’ambito cinematografico.
Il percorso di Luca è chiaro, lineare, ed è pronto a parlarci anche del suo futuro artistico.
Vi lasciamo alle parole di Luca Severi, ai suoi inizi come produttore cinematografico…
Ti ringraziamo per aver accolto l’invito di LiveMedia24, Luca. Come procede il tuo vissuto?
Procede molto bene, grazie!
Raccontaci del tuo percorso da produttore, di come si è sviluppato questo mestiere?
Differentemente da ciò che può sembrare, non ho mai avuto un reale fuoco sacro per questo mestiere. È nato tutto per caso, quando mi sono ritrovato ad assistere un bravo regista. Avevo necessità di pagarmi l’università, così sono finito su un set e da lì è stato amore… Ho amato sin da subito l’artigianalità di questo lavoro ed oggi amo gli artisti che sanno osare, spingersi oltre.
Quali artisti hanno guidato il tuo percorso?
Potrei citarti Kubrick, Cameron Crowe, Sergio Leone e non solo…
Negli anni hai creato la LSPG Production, una tua creatura…
La LSPG Production è nata per necessità, non solo per passione. Volevo reagire a tutti i costi ad un sistema produttivo che non sentivo mio. La corrente di cinema a cui appartengo è Indie o Indie all’americana, un processo che prendeva piede ad Hollywood, la città in cui vivo, nel periodo in cui ho fondato la casa di produzione. L’intento era quello di mettere al centro di ogni cosa le storie e gli autori, conquistando un pubblico inesplorato, almeno all’epoca. Il budget era, chiaramente, l’incubo dei produttori ed io volevo diventasse un effetto collaterale.
Ti andrebbe di dirci chi, o per meglio dire cosa, sei diventato oggi?
Sono, prima di tutto, un regista e produttore abile nel suo mestiere. La leggerezza che mi accompagna oggi è qualcosa di cui necessito perché mi aiuta a non farmi travolgere dalle cose. È fondamentale essere lucidi nel nostro lavoro, non farsi condizionare.
Guardiamo al futuro, ai progetti che realizzerai e, a tal proposito, cosa puoi anticiparci?
Spero di poter fare sempre di più. Al momento sono alla ricerca di storie da dirigere o da far dirigere ad altri. Per l’Indie attualmente è un momento roseo, d’oro, e lo dimostra il premio che Sean Bake ha vinto al Festival di Cannes. Andiamo avanti con sempre più forza e convinzione!
Alessia Giallonardo per LiveMedia24
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