GOOD OMENS prima stagione – LA RECENSIONE
Good Omens è una miniserie di sei episodi prodotta da Amazon Prime e BBC Two, diretta da Douglas Mackinnon e adattata da Neil Gaiman basata sul romanzo del 1990 Buona Apocalisse a tutti!, scritto a quattro mani da Neil Gaiman e da Terry Pratchett.
Good Omens è un’ interessante mix d’ironia e temi soprannaturali. Una miscela perfetta che rende la serie mai scontata e prevedibile. La serie ci narra di un imminente apocalisse che l’angelo Azraphael (Michael Sheen) e il demone Crowley (David Tennant) decidono di fermare perché affezionati al mondo terreno.
Good Omens: Stagione 1
La serie è piena di spunti ironici e brillanti che riescono a rendere il tema dell’apocalisse in maniera originale. Il Fulcro rimane però il rapporto dei protagonisti che incarnano le due fazioni opposte: Inferno e Paradiso. I due protagonisti sin dal principio si aiutano a vicenda nonostante i divieti dall’Alto e, nel corso di 6000 anni costruiscono un rapporto di complicità, disegnando una zona grigia tra Inferno e Paradiso, caratteristica degli umani.
I personaggi sono interpretati con maestria da tutti gli attori coinvolti, ma spicca Michael Sheen che ci dona un Azraphel con un’espressività memorabile in grado di comunicare in maniera egregia emozioni e pensieri del personaggio. Azraphel è un angelo sempre cortese e buono ma con una giusta dose di sfacciataggine. Questo lo rende un personaggio complesso che si sposa benissimo con il suo co-protagonista Crowley.
David Tennant gioca il ruolo del coprotagonista, regalandoci un Crowley che vive alla giornata tra una tentazione all’altra. Crowley è un personaggio altrettanto complesso al quale ci si affeziona subito. Si percepisce la sua neutralità nei confronti del Paradiso e dell’Inferno sin da subito.
In conclusione Good Omens si dimostra una serie ben scritta e con un’ottima messa in scena. Una favola moderna in grado di divertire e di far riflettere che porta sullo schermo delle interessanti dinamiche tra personaggi ben scritti e ben interpretati con la giusta dose di ironia.
Silvia Maddalo per LiveMedia24.
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