SHE HULK EP.3: RECENSIONE (Spoiler)

Torniamo anche questa settimana con la recensione del terzo episodio di “She Hulk, Attoney At Law“.

Dopo i primi due episodi che ci avevano portato tanti indizi ma poca sostanza, riusciamo a capire realmente come sarà la serie nei prossimi episodi. La puntata presenta delle piccole incongruenze logiche ma continua ad essere godibile e lasciare un sorriso sulla bocca dello spettatore.

La struttura della serie cambia, e ci si concentra sulla vita professionale di Jenny Walters. Vengono portate avanti due trame, la principale che vede protagonista Jen, e la secondaria che vede protagonista il suo collega Pug. Questo rende la puntata dinamica e, nonostante la breve durata dell’episodio, si riesce a dare importanza ad entrambe le storylines.

SHE HULK EP.3: RECENSIONE (Spoiler)

Jennifer Walters (Tatiana Maslany)  in She-Hulk: Attorney at Law

 

Proseguiamo con la nostra recensione andando a vedere più nel dettaglio l’episodio, quindi attenzione perché saranno presenti SPOILER.

Come accennato l’episodio, nonostante la buona gestione dell’intreccio delle trame, presenta dei buchi logici per quanto riguarda il caso di “Abominio“. Finalmente Jen riesce a dimostrare come il suo cliente sia stato costretto a fuggire e combattere non di sua spontanea volontà. Qui abbiamo il cameo di Wong, una presenza che ci aspettavamo e che finalmente riusciamo a vedere. Wong è collegato all’evasione di Abominio, ed è proprio lui il personaggio chiave che testimonierà l’innocenza di quest’ultimo.

Arrivati a questo punto sorge il primo problema logico, la motivazione che Wong usa per giustificare la fuga di abominio è banale e non conclusiva, poiché lascia domande che lo spettatore dovrà risolvere solo facendo delle ipotesi.

“Come ha fatto Wong a far uscire da una prigione ad altissimo livello di sicurezza Abominio?” come spettatori ci aspettiamo un qualche tipo di sortilegio, essendo Wong un mago supremo. Ma perché non ci viene detto e siamo noi a doverlo ipotizzare?

Inoltre, Wong afferma di aver scelto Abominio per allenarsi con un degno avversario. Ma con tutti i villain dell’universo MCU, perché proprio Abominio? Insomma, piccolezze che ci lasciano dei punti interrogativi irrisolti.

Confusa anche la questione della libertà vigilata di abominio. Infatti la corte decide di liberarlo a condizione che non si trasformi più in abominio e indossi un inibitore. Ma perché questo inibitore non gli è stato fornito prima? Vediamo infatti come lui può trasformarsi in Abominio nella cella e come avrebbe potuto tranquillamente evadere da una prigione detta inviolabile. Questa decisione di sceneggiatura aiuta il personaggio a farsi dare la libertà vigilata. Proprio Jen fa notare alla Corte che Abominio sarebbe potuto evadere dalla prigione in ogni momento poiché aveva la possibilità di trasformarsi. Non l’ha fatto però per via del suo desiderio di redenzione.

Nonostante questa escamotage abbia aiutato la trama e l’avvocato a vincere il caso, lascia un’incongruenza logica dall’altra parte. Incongruenza logica riguardo al processo di incarcerazione di meta-umani e Villain.

SHE HULK EP.3: RECENSIONE (Spoiler)

Emil Blonsky (Tim Roth) in She-Hulk: Attorney at Law

 

Dopo aver elencato queste situazioni che ci hanno lasciato dell’amaro in bocca, dobbiamo fare i complimenti alla serie per come continua a rompere la quarta parete senza risultare mai né noiosa né banale. In una di queste occasioni Jen ci conferma come molto probabilmente vedremo dei camei interessanti in quasi tutti gli episodi.

In questa puntata invece abbiamo avuto la presenza di Megan Thee Stallion collegata alla trama secondaria che vede coinvolto l’ex collega di Jen. Questa una comparsa molto criticata dal pubblico che l’ha trovata ridicola e cringe, soprattutto la scena nei titoli di coda, che la vedere twerkare con She Hulk stessa. A parer nostro definirla ridicola è un’esagerazione della critica, sicuramente non si tratta di una scena ricca di significato, ma segue la leggerezza della serie.

 

Conclusioni…

Finalmente possiamo dire, giunti al terzo episodio, che questo schema di trame orizzontali può funzionare e speriamo che venga dato più spazio ai casi per approfondirli. La serie rimane godibile, strappa dei sorrisi e si prende poco sul serio, è dunque una di quelle serie da vedere senza troppe pretese.

Aspettiamo però i prossimi episodi poiché una scena nel finale che ci lascia pensare ad una trama verticale che potrebbe impattare in modo significativo sia i prossimi episodi, sia l’Universo Marvel in generale.

 

 

 

Silvia Maddalo per LiveMedia24.

 

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