27 gennaio, giorno della memoria, sul Rai 1 è andato in onda Binario 21.
Il Binario 21 della Stazione Centrale di Milano è il Memoriale della Shoah della città. La senatrice a vita e sopravvissuta alla decorazione Liliana Segre, con la conduzione di Fabio Fazio, hanno raccontato la sua storia.
605 persone il 30 gennaio 1944, tra cui Liliana Segre e suo padre Alberto Segre, sono partiti dal Binario 21 con destinazione ignota. Fecero ritorno in 22.
Da qui la senatrice a vita ricorda la sua infanzia e vita interrotte. Facendo un viaggio indietro di 79 anni.
La sua storia:
Nel 1938 Liliana Segre, a otto anni, fu espulsa dalla scuola elementare Ruffini di Milano, a seguito delle Leggi Razziali. La sua colpa era quella di essere ebrea.
Lei, racconta, di non essere a conoscenza di questa cosa fino a quel momento, poiché la sua era una famiglia atea.
Torna, durante il programma, all’interno della sua classe delle elementari per vedere i registri della sua classe: sul primo è presente il suo nome, sul successivo no. Diventa la bambina invisibile che è stata per tanti anni.
Andando avanti nel suo racconto torno, anche, all’interno del Carcere di San Vittore di Milano. Liliana Segre lo aveva sempre visto da fuori vivendo proprio in quella zona della città.
Lei e il padre furono qui rinchiusi dopo aver provato a scappare in Svizzera, dove però furono respinti.
Proprio dal carcere il 30 gennaio 1944, lei e altre 604 persone, furono prevalete con la forza e condotte sul vagone merci del Binario 21. Un viaggio di sette giorni che l’avrebbe condotta al campo di sterminio di Auschwitz.
Da qui viene liberata il 1 maggio 1945.
Anche in questa serata Liliana Segre ha ribadito come non le sia possibile perdonare colo i quali le hanno fatto del mare; ma, allo stesso tempo, ha scelto di non odiarli. Avendo lei, successivamente, conosciuto l’amore ed essendo diventata mamma non voleva passare odio ai figli, ma solo amore.
Presenti l’attore Pierfrancesco Favino e l’attrice Paola Cortellesi. Questi hanno letto alcuni dei divieti che furono imposti con le Leggi Razziali; un passo dal libro di Primo Levi Se questo è un uomo; e, con Liliana Segre, alcuni nomi di bambini uccisi nei campi di sterminio.
Conclusione della trasmissione:
Il sindaco di Milano Beppe Sala, in questa serata particolare, ha conferito l’Ambrogino d’oro, onorificenza della città di Milano, ad Alberto Segre, morto nel capo di sterminio di Mauthausen.
Infine il Coro della Scala di Milano ha intonato il Va pensiero di Giuseppe Verdi. Il quale è anche conosciuto come il Coro degli schiavi ebrei.
Vi lascio il link per vedere, o rivedere, il programma televisivo Binario 21 su RaiPlay.
Vi consigli, per non dimenticare i fatti accaduti, di leggere il libro Ho scelto la vita della senatrice a vita Liliana Segre, acquistabile su Amazon.
Ci tengo a lasciarvi con una frase della senatrice a vita Liliana Segre:
Siate la farfalla gialla che vola sopra i fili spinati
A cura di Elena Cardinali per LiveMedia24.
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