Reduce dai successi della terza stagione de “Le indagini di Lolita Lobosco”, rincontriamo oggi Gian Piero Rotoli pronto a raccontarci questa ennesima esperienza.

Gian Piero Rotoli, felice del successo della terza stagione de “Le indagini di Lolita Lobosco”, ci parla del suo futuro artistico.

Vi lasciamo le parole di Gian Piero Rotoli, e a questa nostra nuova intervista.

Ti ringraziamo per aver nuovamente accolto l’invito di LiveMedia24, Gian Piero, come stai? 

Molto bene, grazie!

Gian Piero, cosa puoi dirci sul successo di questa terza stagione della fiction, “Le indagini di Lolita Lobosco”, sul ritrovare i colleghi di set, l’amata Puglia.. 

Siamo un cast ormai ben collaudato, unito, ed il progetto è sempre più apprezzato, amato. Le amicizie che si sono venute a creare sono ormai forti ed anche il cambio regia, con Renato De Maria, è stato piacevole. Ha rappresentato una bella sfida! La Puglia, inoltre, ormai è casa e tornarci, viverla, è sempre un vero piacere.

La prima puntata della terza stagione è stata sin da subito un successo ed avete avuto modo di viverla tutti insieme.. 

Si, abbiamo vissuto insieme la prima puntata, come di consueto. Eravamo a casa di Luisa Ranieri e lo spirito che si viveva era quello di sempre, goliardico.

Presente ne “La vita promessa”, “Non dirlo al mio capo” e tante altre fiction ma, ad oggi, quale ruolo manca ancora a questo tuo percorso?

Non saprei dirti cosa manca ancora.. Saprò dirvi di più in futuro. Oltre a queste serie c’è stato anche “The Equalizer 3”, al cinema, ed una serie con Kim Rossi Stuart, “Everibody Loves Diamond”, su Amazon Prime.

Quale soddisfazione nel rivedersi al cinema, Gian Piero?  

Tanta! Adoro la televisione, la possibilità di potermi dedicare ad una serie, che sia italiana o internazionale. La magia del cinema, però, è qualcosa di completamente diverso, di entusiasmante.

Alessia Giallonardo per LiveMedia24