Giuseppe Pisacane: felice di essere un attore

Giuseppe Pisacane deve molta della sua popolarità alla soap "Un posto al sole", ma Giuseppe non si è di certo fermato a questa partecipazione, tanto da divenire un'affermato regista.

Abbiamo avuto modo di incontrare l’attore e doppiatore Giuseppe Pisacane reduce dalla soap “Un Posto al Sole”.

LiveMedia24, oggi, ci da l’opportunità di conoscere qualcosa in più sul percorso artistico di Giuseppe Pisacane, partendo fin dagli albori.

Vi lasciamo all’intervista all’attore Giuseppe Pisacane, alle sue parole, ai riconoscimenti ricevuti negli anni..

Ti ringraziamo per aver accolto l’invito di LiveMedia24, Giuseppe, parlaci dei tuoi trascorsi, di come ha avuto inizio questo tuo percorso artistico?

È cominciato tutto per gioco, nella maniera più simpatica possibile. Mi ha sempre reso felice intrattenere gli altri, interpretare dei ruoli. Così, in seguito ad un incidente, ho avuto modo di avere parecchio tempo a disposizione, ed ho deciso di scegliere di dedicarmi realmente alla recitazione. Ho studiato ed oggi eccomi qui..

Tra i tanti ruoli interpretati vi è l’operaio di “Un Posto al Sole”, soap opera apprezzatissima dal pubblico di Rai3, nonché più longeva d’Italia. Come ha avuto inizio questo percorso, ormai concluso?

Anche in tal caso è avvenuto tutto per puro caso. Mesi prima avevo affrontato un provino, poi sono stato richiamato. Una famiglia televisiva che mi ha accolto benissimo, sia i colleghi che la troupe. Una reale boccata d’aria, un progetto che mi ha permesso di entrare nelle case degli italiani quotidianamente, cosa alquanto rara per noi attori.

A tal proposito, se di pubblico si parla, come hai gestito il fatto di essere riconosciuto, di essere ‘famiglia’ per gli spettatori, specie per i napoletani?

Una grande soddisfazione! Alcuni risultavano essere insistenti ma ho capito, con il tempo, che fa parte del gioco. A suo modo voleva dire che stavo facendo davvero qualcosa di buono.

Giuseppe, tra i tanti ruoli interpretati, a quale sei maggiormente legato?

Ricordo con piacere il ruolo del padre interpretato ne “Sei personaggi in cerca d’autore”, ad opera di Pirandello. Ai tempi ero giovane, non ero e non sono neanche oggi padre, ma ho capito le problematiche legate a quel vissuto. Ne sono rimasto affascinato!

Quali soddisfazioni ti regala, ancora oggi, il teatro?

Tantissime! Lì la concentrazione deve essere ai massimi, non puoi permetterti di sbagliare, devo risolvere subito ogni minimo intoppo.

Qualche tempo fa hai ricevuto un premio dedicato ad Alberto Sordi. Che ricordo hai di quel momento?

Ne conservo un bellissimo ricordo, specie per il fatto di averlo ricevuto nella sua amatissima Roma! Recentemente ho anche ricevuto il premio Il Leggio D’oro, insignitomi come doppiatore italiano emergente. Un’altra grande soddisfazione.

Alessia Giallonardo per LiveMedia24

 

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