Massimo Ferroni D’Andrea: la recitazione mi ha portato ad amare profondamente la Spagna
Diviso tra Italia e Spagna, incontriamo l'attore Massimo Ferroni D'Andrea, un tempo parte della fiction "Una vita", pronto a raccontarci le sue esperienze.
LiveMedia24 incontra oggi Massimo Ferroni D’Andrea, un tempo nel cast della soap spagnola “Una vita”, pronto a parlarci del suo percorso.
Un excursus, quello che ci fa Massimo Ferroni D’Andrea legato ai suoi inizi, un modo per rivivere insieme la strada intrapresa, per un’attore che ritiene sia fondamentale studiare prima di tutto.
Vi lasciamo alle parole di Massimo Ferroni D’Andrea, a questa nostra intervista, al suo futuro artistico.
Ti ringraziamo per aver accolto il nostro invito, Massimo. Come procede il tuo vissuto?
Molto bene, grazie!
Affrontiamo un breve excursus sul tuo percorso artistico, su come tutto ebbe inizio. Cosa puoi dirci a riguardo?
Ho cominciato a recitare per passione, incontrando sul mio percorso anche la collaborazione con un trio per fare cabaret, per poi prendere parte a film importanti ed anche alla soap Un Posto al Sole, per poi arrivare ad “Una vita”, in Spagna. Ricordo che i primi tempi ero molto incerto sulla lingua, ma quella partecipazione mi ha regalato tantissime soddisfazioni.
A tal proposito, quali ricordi sono legati a “Una vita”, la soap spagnola che ha ottenuto un buon riscontro anche in Italia?
Si, è vero! La soap “Una vita” ha ottenuto successo, sia in Spagna che in Italia. Un lavoro che mi ha permesso di poter doppiare anche me stesso, vincendo l’apposito provino, cosa non da tutti. Ho interpretato Marcello, un uomo innamorato di una cantante, un buono.
Come hai gestito il successo della soap, il fatto che le persone ti riconoscono ancora oggi in strada?
L’ho gestita benissimo, sia in Spagna che in Italia. È piacevole poter essere riconosciuti o comunque salutati dal pubblico. Che si sia stanchi o meno, essere riconosciuti è sempre piacevole, ti rende felice.
Quali consapevolezze hai raggiunto con il passare del tempo?
Sono un’attore che ama farsi trovare sempre preparato, pronto ad affrontare qualsiasi ruolo o situazione e sono consapevole che lo studio sia più che fondamentale.
Cosa manca a questo tuo percorso artistico?
Interpreterei volentieri il ruolo di un matto, che sia buono o cattivo, non c’è differenza alcuna. Mi piacerebbe anche poter stravolgere completamente la mia persona, essere truccato, qualcosa di molto distante dal mio reale modo di essere. Credo che gli attori debbano fare tutto, senza porsi alcun limite.
Anticipazioni legate al tuo futuro artistico?
Ho preso parte alle riprese di un nuovo film che vedrà la luce prossimamente, a data ancora da destinarsi, “Yo cazatesoros”, per la regia di Toni A. Rodriguez, con cui ho già collaborato in precedenza.
Alessia Giallonardo per LiveMedia24
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